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Capitale europea del volontariato: Padova si candida

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La capitale europea del volontariato 2020 potrebbe essere Padova. La città veneta si è candidata – ma la formalizzazione dovrà avvenire entro il 29 giugno – aderendo al bando del Centro europeo per il volontariato (Cev). A dicembre il verdetto. Se verrà scelta Padova, sarebbe la prima volta che un'italiana assume questo titolo.

Giunta alla settima edizione, l’iniziativa del Cev – come spiega Il Redattore Sociale – è un riconoscimento ai comuni che rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari e il loro impatto. Nei primi quattro anni le capitali sono state Barcellona, Lisbona, Londra e Sligo (Irlanda). Quella del 2018 è la danese Aarhus (Danimarca), mentre per il 2019 è stata già scelta la città di Kosice (Slovacchia).

Per Sergio Giordani, sindaco di Padova, “la candidatura è una bellissima sfida: il terzo settore è una componente fondamentale della comunità e proprio la nostra città è motore di nuove iniziative e di esperienze innovative necessarie per essere al passo dei tempi. Le motivazioni solide e profonde di chi fa volontariato, etiche, sociali e culturali, non cambiano, ma muta il contesto in cui si esplicano”. Giordani promette che “il comune di Padova sarà sempre a fianco di questa grande risorsa, operando in sinergia con tutte le realtà del terzo settore”.

Per Emanuele Alecci, presidente del Centro servizi volontariato (Csv) di Padova, “la candidatura può segnare per Padova un giusto riconoscimento del passato e uno stimolo per il futuro. È evidente a tutti, non solo agli addetti ai lavori, che Padova è da sempre stata capace di sperimentare una solidarietà concreta e allo stesso tempo visionaria”.

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