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Bonus nido 2019: chi può richiederlo all'Inps

In altri paesi europei per ogni bimbo che nasce c’è un posto gratuito in un asilo nido pubblico. In Italia non è così ma esiste un bonus da richiedere all’Inps, l'Istituto nazionale della previdenza sociale, il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano. Il contributo per l’asilo nudo e quello per le “forme di supporto nella propria abitazione” sono riservati ai bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2016. Il rimborso mensile per il bonus nido 2019 sarà di 136,37 euro per ogni rata mensile effettivamente pagata e fino a un massimo di 1.500 euro. “Confermato e potenziato nel 2019, il bonus nido è il contributo che l’Inps riconosce alle famiglie a titolo di rimborso spese per il pagamento dell’iscrizione e delle rette per la frequenza all’asilo nido dei bambini in età compresa tra i 0 e i 3 anni – riferisce Money.it – Si può richiedere sia per i nido pubblici che per quelli privati; nel caso dei bambini affetti da gravi patologie croniche – che gli impediscono quindi di frequentare il nido – questo invece è riconosciuto come rimborso spese per i costi sostenuti per le forme di assistenza domiciliare”.  Si può richiedere anche oggi visto che le procedure per la domanda sono state avviate dal 28 gennaio scorso; il termine per l’invio dell’istanza, invece, è fissato al 31 dicembre prossimo (salvo una nuova proroga con la Legge di Bilancio del 2020).

Limiti Isee

“Questo contributo è stato introdotto dal 2016, ma come anticipato con la Legge di Bilancio 2019 (con il quale sono state stanziate le risorse per la conferma) ne è stato anche aumentato l’importo massimo che si può ricevere a titolo di rimborso spese, portandolo da mille a 1.500 euro – evidenzia Money.it -. Con il bonus 'mamma domani' il governo ha deciso di sostenere economicamente le mamme che ancora devono partorire, mentre con il bonus nido ha scelto di dare un contributo importante alle famiglie che devono iscrivere il loro figlio ad un asilo nido pubblico o privato”. Il bonus asilo nido, infatti, è un’agevolazione costituita da un assegno di massimo 1.500 euro l’anno,  per un totale di tre anni, che viene erogato alle famiglie per sostenerle economicamente nel pagamento della retta e delle spese d’iscrizione ai nido pubblici o privati. A differenza del bonus bebè, per cui solo chi rientra in determinati limiti Isee può richiederlo, il nuovo bonus nido spetta a tutte le mamme e alle famiglie che iscrivono i figli al nido, indipendentemente dal reddito. “Il contributo è erogato direttamente dall’Inps con pagamenti con cadenza mensile, quando i genitori vengono rimborsati dell’importo sostenuto per iscrizione e rette dell’asilo nido, fino ad un massimo di 1.500 euro annui (per un massimo di 136,36 euro mensili) – puntualizza Money.it -. Possono fare domanda i genitori italiani, comunitari e stranieri se in possesso del regolare permesso di soggiorno. Se si intende beneficiare del bonus per più figli va presentata una domanda per ciascuno di loro. La domanda va presentata online tramite i canali telematici dell’Inps che andremo ad elencare nel paragrafo successivo”.

I requisiti

Nella domanda il richiedente deve: indicare se intende usufruire del bonus nido o del contributo per l’introduzione di forme di supporto nell’abitazione; indicare le mensilità per le quali intende ottenere il rimborso (se successivamente si vorrà chiedere il rimborso per mensilità non indicate nella richiesta bisognerà presentare una nuova domanda); allegare un documento che dimostra il pagamento almeno della prima retta relativa al primo mese di frequenza, oppure la documentazione (per i soli asili nido pubblici) che certifica l’avvenuta iscrizione. Entro il 31 gennaio 2020 bisognerà presentare le ricevute corrispondenti ai mesi successivi per i quali si è richiesto il contributo; fino a quando questa non sarà allegata il rimborso non sarà accreditato. Il bonus nido è esteso anche per quei bimbi affetti da gravi patologie croniche che non possono frequentare l’asilo. In questo caso, il contributo di 1.500€ viene erogato in un’unica soluzione e può essere utilizzato per finanziare forme di supporto a casa. Per richiedere il contributo bisogna allegare l’attestazione rilasciata dal pediatra che certifica l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, per l’intero anno di riferimento, a causa di una grave patologia cronica. Il certificato dovrà essere allegato con tutta la documentazione idonea.

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