Bonus bebé, finalmente si fa chiarezza. Dopo che in un primo momento la misura in favore delle famiglie era stata tolta dalla Manovra, il nodo è stato finalmente sciolto. È arrivato oggi in Commissione bilancio al relatore della Legge di Bilancio, Francesco Boccia, un pacchetto con undici nuovi emendamenti che prevede, tra gli altri, il rifinaziamento del bonus bebé.
Cosa cambia
Cambiano però le regole. Il sostegno economico sarà erogato in pieno non più per trentasei mesi, ma soltanto per un anno per le famiglie di tutti quei bambini nati nel 2018 o adottati nello stesso anno. L'emendamento della commissione porterà a un risparmio rispetto al bonus bebè triennale approvato dal Senato di 17 milioni di euro nel 2018 e di 201,5 milioni nel 2019.
Lega Nord: “Una miseria”
“Saranno pochissimi gli italiani beneficiari del misero bonus bebè: l'ennesima goccia nel mare che nulla cambia. È assurdo che la maggioranza pensi di risolvere l'emergenza demografica del nostro Paese con un bonus“. A dichiararlo sono i deputati della Lega Nord Barbara Saltamartini, Guido Guidesi, Marco Rondini e Roberto Simonetti. L'emendamento passato in legge di bilancio, affermano in una nota, è “insufficiente e limitato. Ancora una volta il governo non ha affrontato il problema con misure strutturali. Anche questo bonus bebè, sbandierato ai quattro venti dalla maggioranza, non è altro che l'ennesimo intervento circoscritto che poco o nulla risolve. Nel nostro Paese non si fanno figli perché c'è un sistema di welfare carente a 360 gradi in termini di politiche abitative, sociali, di servizi all'infanzia e alle donne”, concludono.
Il bonus approvato da Renzi
Inserito nella Legge di Bilancio 2015 dall'esecutivo Renzi, il bonus bebé prevede, per tutti i nati dall’1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 le cui famiglie avessero un'Isee inferiore a un certo limite, un assegno triennale da 80 euro mensili (l’intervento non era cumulabile con il bonus-nido).