Si chiamaĀ triptorelina, ĆØ una molecola sintetica che, se somministrata in modo prolungata, blocca lo sviluppo sessuale. Come annuncia Avvenire, lāAgenzia italiana del farmaco (Aifa)Ā “sta infatti per dare il via libera allāutilizzo ordinario della triptorelina per i disturbi della cosiddetta disforia di genere. Quando il provvedimento sarĆ Ā pubblicato in Gazzetta Ufficiale, lāutilizzo del farmaco sarĆ a carico del Servizio sanitario nazionale. Vuol dire che un trattamento di sei mesi ā il minimo per ottenere gli effetti desiderati ā costerĆ 1.152 euro”.
Il quotidiano dei vescovi ha intervistatoĀ Maurizio Bini, ginecologo e andrologo che da anni dirige lāambulatorio per la “transizione di genere” dellāOspedale Niguarda di MilanoĀ ā oltre al Centro per la fertilitĆ ā “Lavoro in questo settore da trentāanni e ho trattato migliaia di casi. Ebbene, in una sola occasione ho ritenuto in coscienza di fare ricorso a questo farmaco“.Ā Bini sottolinea che “lāutilizzo della triptorelina ĆØ cosƬ delicato che, con i direttori degli altri tre centri lombardi di interesse nazionale, abbiamo deciso di farvi ricorso solo dopo un consulto comune. Nessuno puĆ² prendersi da solo la responsabilitĆ di bloccare lo sviluppo sessuale di un adolescente se non per motivi davvero gravi e importanti”.