Una due giorni molto iportante, come testimonia il titoloĀ dell'evento. “Acqua e terra, quale sostenibilitĆ ?”. Si chiama cosƬ l'iniziativa dell'Associazione nazionale dei consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque irrigue.
La rassegna
Non solo bonifica, irrigazione,Ā difesa del suolo, tutela e della valorizzazione ambientale, ma anche il ruolo strategico dei Consorzi per la produzione agricola e il successo delle produzioni agroalimentari italiane, insieme ai rappresentanti dei 142 Consorzi di bonifica italiani. Non mancherannoĀ i rappresentanti del Governo, del Parlamento, Unione Europea, delle organizzazioni professionali agricole, sindacati, e del mondo accademico. Il tutto tra domani e il 4 luglio a Roma. Tre le autoritĆ che parteciperanno all'evento si seganala la presenza del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio e quella del ministro per il Sud Barbara Lezzi;Ā i sottosegretari Alessandra Pesce e Claudio Durigon, gli europarlamentari Paolo De Castro e Angelo Ciocca, i presidenti delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato, Filippo Gallinella e Gianpaolo Vallardi, i parlamentari Renato Brunetta e Giuseppe LāAbbate e il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli. Una folta lista che onora al meglio i finanziamenti del Governo, pari a 641 milioni di euro. Denaro che servirĆ al potenziamentoĀ dell'infrastrutturazione idraulica del territorio e che promette 3.200 nuovi posti di lavoro.
Prevenzione del dissesto idrogeologico
Ma le novitĆ non finiscono qui, visto che sono in cantiere altri progetti: benĀ 3.708 progetti elaborati dagli staff tecnici dei Consorzi italiani per la mitigazione del rischio idrogeologico e gli ulteriori 592 interventi di incremento irriguo. A testimonianza del sistema preventivo anche le parole di Andrea Renna, direttore generale del Consorzio bonifica Lazio. “Lāassemblea sarĆ lāoccasioneĀ per accendere i riflettori sui nuovi compiti dei Consorzi di bonifica, sempre piĆ¹ proiettati ad assumere un ruolo da protagonista nelle politiche di difesa del territorio, di conservazione del patrimonio naturalistico, di gestione delle risorse idriche al servizio delle attivitĆ produttive agricole e – prosegue Renna –Ā di presidio di prevenzione degli effetti del dissesto idraulico e idrogeologico aumentati considerevolmente a causa dei cambiamenti climatici coi quali anche la nostra regione ĆØ costretta, ormai abitualmente, a confrontarsi”.