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Altri 85 profughi siriani accolti a Roma

Prosegue nel corso della Settimana Santa il filo diretto dei corridoi umanitari tra il Medio Oriente e Roma. Martedì mattina sono arrivate le prime 42 persone, mentre altre 43 giungeranno oggi, mercoledì, con un volo dal Libano. Si tratta di nuclei familiari provenienti da Aleppo, Homs, Raqqa e Edlib. Oltre un terzo bambini. L'iniziativa, partita nel 2016 e giunta al secondo protocollo firmato con i ministeri dell'Interno e degli Esteri, è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio insieme con la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) e la Tavola valdese.

“Purtroppo il frutto della guerra in Siria è la migrazione”, ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio rivolgendosi ai nuovi arrivati. “Siete stati costretti a lasciare il vostro Paese, non lo avete fatto per gioco. Voi qui ci ricordate che il frutto della guerra è che tante persone devono forzatamente lasciare le loro case. Per questo, lavoriamo ogni giorno per la pace. Preghiamo per la pace. Vi diciamo: benvenuti, nuovi cittadini. Le nostre comunità vi accoglieranno, il vostro futuro è qui, in attesa che la pace venga anche nel vostro Paese”. Presente all'aeroporto di Fiumicino anche Mario Giro, viceministro degli Esteri. “A nome del governo e di tutti gli italiani, vi do il benvenuto in questo Paese che può essere la vostra nuova casa – ha dichiarato -. La guerra in Siria è uno scandalo di questo secolo perchè non è stata fermata. Ancora si combatte. Molte citta' sono distrutte. Il nostro nemico è la guerra. Noi non abbiamo nessun altro nemico se non la guerra. Non ci sono stranieri, non ci sono etnie diverse, ci sono solo uomini e donne che fuggono dalla guerra”.

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