Voi siete stati e resterete l’emozione più bella ed indescrivibile della mia vita”. Si conclude così la lettera apparsa sul profilo Facebook di Alessandro Maria, detto Alex, il piccolo che, alla fine dello scorso anno, aveva subito un trapianto di midollo osseo all'ospedale Bambino Gesù di Roma, intervento andato per il meglio tanto che, nel mese di aprile, Alex è tornato a casa con i suoi genitori e, ora, affida a un messaggio pubblicato proprio dalla mamma e dal papà tutta la sua gratitudine, iniziando con un semplice e dolce “Ciao a tutti”. Si scusa per non aver dato aggiornamenti per un po' di tempo “ma con mamma e papà, assieme a tutti i medici ed infermieri che mi hanno premurosamente curato in questo periodo, abbiamo deciso di essere concentrati sulla mia ripresa senza permetterci alcuna forma di distrazione”.
Un pensiero ai meno fortunati
Nella lettera, Alex parla in prima persona attraverso le parole dei suoi genitori, affermando come non sia stato semplice affrontare questa complessa operazione, che lo ha tenuto “lontano da tutto e da tutti”. Ora, però, dopo che “il catetere venoso centrale, collegato al mio cuoricino per permettere l’infusione dei farmaci oltre che delle cellule staminali di papà, è stato tolto ed abbiamo avuto conferma dagli ultimi esami che le cellule del mio papà hanno completamente sostituito quelle mie malate, posso finalmente intraprendere una nuova avventura: vivere come i bimbi delle mia età”. Si ritiene fortunato perché “ho incontrato medici formidabili, sono stato curato in un centro d’eccellenza, e sono guarito; ma inevitabilmente il mio pensiero va a tutti quei bimbi, meno fortunati di me, che purtroppo non ce l’hanno fatta. E le mie preghiere rivolte ai loro genitori affinché possano trovare la forza di andare avanti”.
“Non smettete di donare”
Con questa lettera, Alex sostiene di non voler dare un addio ma un arrivederci a tutte quelle persone che lo hanno sostenuto e incoraggiato, sostenendo che “mamma e papà vi terranno aggiornati, anche perché ci sono tanti altri malati, tra cui numerosi bimbi come me, e che meritano parimenti la vostra attenzione ed il vostro aiuto”. Poi è il momento dei ringraziamenti “per l’amore sconfinato della vostra scelta coscienziosa di iscrivervi al registro dei donatori di midollo osseo, che sta donando a tanti altri bambini, e malati, un’altra occasione. E anche un augurio: “Non lasciate infrangere questo maremoto sullo scoglio dell’indifferenza, ma sostenete la sua onda d’urto per alimentare le speranze di guarigione di altri malati, molti in età pediatrica come me. Io sono riuscito a compiere due anni perché papà mi ha donato le sue cellule staminali emopoietiche, e mi ha pure raccontato che è stato davvero molto semplice”. Non aspettate, chiede Alex: “Non vivete col rimpianto di non averlo fatto, però dall’altro lato non perdete troppo tempo perché non è bello far aspettare i propri gemelli 'genetici'… e sopratutto non vi tirate indietro qualora abbiate la gioia di essere chiamati a donare”.