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Al via “Piantare la speranza”: il progetto per i detenuti

Il momento migliore per piantare un albero era venti anni fa. Altrimenti ĆØ adesso“, recita un proverbio africano. Proverbio preso alla lettera dagli ex detenuti accolti a casa Betania diĀ Coriano (a Rimini) dove oggi,Ā martedƬ 5 novembre, a partire dalle ore 12:00 viene inauguratoĀ il progetto “Piantiamo la Speranza”. Nato in collaborazione tra il Comune di Coriano e Casa Betania dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, all'evento presenzianoĀ Mons. Francesco Lambiasi Vescovo di Rimini e la dott.ssa Alessandra Camporota, Prefetto di Rimini,Ā Domenica Spinelli
Sindaco di Coriano.

Il progetto

La ComunitĆ  Papa Giovanni XXIII ĆØ fertile e piena di speranza nellā€™attenzione ai poveri, in particolare ai carcerati secondo il modello CEC, ComunitĆ  Educante con i carcerati, tale attenzione e speranza incontra il parere delle amministrazioni comunali e tale collaborazioneĀ  si integra con la scelta di piantare piante per ogni detenuto accolto a simboleggiare la speranza che con il recupero di una persona si contribuisce alla crescita di tutta la comunitĆ  e come gesto concreto di aiuto al pianeta.Ā “Piantare la speranza” ĆØ dunque il titolo di una iniziativa locale, partita da un piccolo comune come quello di Coriano, ma con alto significato simbolico. “In questo tempo dove la desertificazione aumenta, lā€™innalzamento dei livelli di anidride carbonica crea effetti devastanti sul clima e tanti poveri sono schiacciati da una economia che in nome del profitto crea catastrofi ambientali e umaneā€¦piantiamo piante che assorbono Anidride carbonica e restituiscono ossigeno utile alla vita. Le piante hanno vita lunga come lunga e alta ĆØ la visione di quei politici, amministratori, donne e uomini che sanno investire nel futuro”, si legge sulla presentazione del progetto. Investire nellā€™ambiente ed investire negli uomini, dunque, a partire da quelli che sono stati “cattivi”.Ā 

Casa Betania ĆØ stata aperta 46 anni fa per dare risposta a Marino, psichiatrico dimesso dal carcere. “Marino ĆØ ancora con noi, a deliziarci con il suo sorriso – sottoliea Giorgio Pieri, responsabile della ComunitĆ  Educante con i Carcerati Cec dell'Apg23 -.Ā Questa ĆØ stata la prima casa dā€™accoglienza della comunitĆ  Papa Giovanni XXIII, ĆØ stata modello e stimolo per altre 600 realtĆ  dā€™accoglienza sparse in tutti i continenti, in 40 stati nel mondo. Dal 30 novembre 2017 ĆØ iniziata lā€™esperienza dā€™accoglienza detenuti secondo il modello CEC. Eā€™ la casa di prima accoglienza per quei detenuti che poi saranno destinati in altre realtĆ . Sono giĆ  passate 54 persone, potremmo giĆ  piantare 54 alberi. Un grande grazie a tutti i cittadini di Coriano che hanno sostenuto questa casa da sempre! Dal 2008 nella provincia di Rimini sono state accolte oltre 500 persone. ChissĆ  che anche lā€™amministrazione riminese non prenda spunto da questa iniziativa. A livello nazionale sono oltre 3500 i detenuti accolti, potremmo piantare un bel bosco! ƈ proprio vero, fa piĆ¹ rumore un albero che cade di 3500 che crescono”.Ā 

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