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Afghanistan, allarme matrimoni precoci: bambine spose a 9 anni

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In Afghanistan è ancora aperta la piaga dei matrimoni precoci delle bambine. Molti genitori, infatti, guidati da leader religiosi locali e dalle tradizioni tribali, scelgono di venderle le loro figlie per grandi somme di denaro. Lo dice l’Institute of War and Peace Reporting (Iwpr) che ha condotto uno studio tra genitori e anziani dei consigli tribali nelle province di Balkh, Faryab e Jawzan da cui è emerso che nelle loro comunità la maggior parte delle bimbe si sposa nella fascia di età compresa tra i 9 e i 14 anni; questo, nonostante l’età minima per contrarre matrimonio per una donna in Afghanistan sia di 16 anni.

La direttrice del dipartimento per gli affari delle donne di Balkh, ha dichiarato che “ogni giorno si registra un nuovo caso di matrimonio infantile forzato”. Inoltre, il rappresentante della Commissione indipendente per i diritti umani in Afghanistan, ha detto che “i casi di matrimonio infantile nel nord del Paese sono in aumento”.

L’Iwpr denuncia nel suo rapporto “le autorità locali” che “ammettono di non essere in grado di impedire il fenomeno”. Secondo un diverso studio, questa volta redatto dalla ong Human Rights Watch, la gravidanza tra le minori comporta anche gravi rischi e pericolo di morte durante il parto per le complicazioni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ben 460 donne su 100mila muoiono ogni anno in Afghanistan a causa di complicazioni durante il parto; molte di esse sono ancora minorenni.

Milena Castigli: