E'necessario adottare un piano quadriennale per la lotta contro la povertà”. Con queste parole Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli e Portavoce nazionale dell’Alleanza contro la povertà, ha concluso il suo intervento durante il convegno organizzato all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile, presso l’Università Cattolica di Milano: “Le misure di contrasto alla povertà devono essere durature, se sono finanziate in deficit rischiano di essere instabili. Non possiamo mettere in discussione il welfare ogni volta che c’è bisogno di un riequilibrio della finanza pubblica”. Leggi la proposta Acli qui.
Povertà
In Italia le famiglie in povertà assoluta sono 1 milione e 778 mila (il 6,9% delle famiglie residenti) nelle quali vivono 5 milioni e 58 mila individui (8,4% dell’intera popolazione). I maggiori punti di vulnerabilità economica, ricorda Acli, sono diversi. Minori: un povero su quattro è minorenne (1 milione e 208mila; il12,1% dei minori). La povertà minorile riguarda anche le famiglie dove è presente un solo minore (9,5% dei nuclei). Famiglie numerose, con cinque o più componenti (17,8%), soprattutto se coppie con tre o più figli (15,4%). Stranieri: una persona straniera su 3 risulta povera (1 milione e 609 mila individui); mentre è povero un italiano ogni 16 (6,2% dei cittadini italiani, 3 milioni e 449 mila individui). Sud in cui vive il 46% dei poveri (2 milioni e 359 mila, pari al 11,4% della popolazione). Affitti: la quota di famiglie affittuarie in povertà assoluta è più elevata nei centri metropolitani (64,1%) e nel Nord del Paese (50,6%). La spesa media effettiva per affitto delle famiglie in povertà assoluta, infine, è di 310 euro (357 euro Nord; 384 Centro; 230 Sud).
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