E' tutto pronto per l'inaugurazione della nuova casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII che aprirà le sue porte venerdì 13 luglio a Nidastore, una piccola frazione del Comune di Arcevia in Provincia di Ancona. Nel piccolo borgo era già presente una casa famiglia dell'Apg23, guidata da Nunzio e Naidi che precedentemente hanno vissuto per 16 anni in una missione della Comunità nella città di João Pessoa, capitale dello Stato del Paraiba, in Brasile.
Il dono del cardinale Sgreccia
Entrambi gli immobili sono stati donati alla Comunità dal Cardinale Elio Sgreccia, originario di Nidastore, già Presidente della Pontificia Accademia della Vita. Il presule, 90 anni compiuti da poco, aveva chiesto direttamente a don Oreste di avere una presenza dell'Associazione nel suo paese di origine. “Monsignor Sgreccia, non solo ci ha regalato le case, ma ha dato un generoso contributo per i lavori di ristrutturazione“, spiega Nunzio, membro dell'Apg23, che insieme con la sua famiglia, dopo tre anni di lavori, potrà finalmente festeggiare l'inaugurazione della nuova casa.
Questo progetto ha avuto inizio 13 anni fa dall'incontro del cardinal Sgreccia con don Oreste Benzi, unitamente all'allora responsabile di zona don Aldo Buonaiuto. “Don Oreste ci teneva molto a questo progetto pensandolo in particolare per una casa famiglia attenta all'accoglienza delle donne con maternità difficile e ora anche questo sogno si è realizzato“, ha dichiarato don Buonaiuto.
“Quando noi siamo arrivati, più o meno quattro anni fa, ci siamo sistemati nella casa più piccola, perché questa che sta per essere inaugurata doveva essere ristrutturata – ha raccontato Nunzio -. Dopo tre anni di lavori, possiamo andare a vivere in quella che si chiamerà Casa Famiglia Santa Chiara. E' più grande e avremo più possibilità di fare accoglienza”.
Due case famiglia missionarie
Invece, in quella che fino ad ora è stata la casa di Nunzio e Naidi, verranno ad abitare Samule e Liliana di ritorno dalla missione in Albania. “È significativa la presenza di due case famiglia missionarie in un piccolo borgo che vive il problema dello spopolamento e della presenza di numerosi anziani – commenta Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Giovanni XXIII -. Cercheranno di essere famiglia non solo con le persone che accolgono in casa, ma anche con tutto il paese”.
Nunzio e Naidi
Il 7 ottobre 1998, dopo un incontro con don Oreste, Nunzio parte per il Brasile per fare una breve esperienza in una casa famiglia dell'Apg23. “In realtà – racconta – ci sono rimasto per 16 anni. Lì ho conosciuto mia moglie Naidi, ci siamo sposati e abbiamo tre figli”. Dopo il matrimonio hanno dato vita a una casa famiglia, in più Nunzio ha condiviso la sua vita nelle favelas e nelle carceri di João Pessoa.
Un punto di riferimento per i figli rigenerati nell'amore
“Essere mamma e papà di casa famiglia è una grande responsabilità, la cosa più importante è far sì che tutti si sentano amati. Per me e mia moglie è di fondamentale importanza far sì che ogni nostro accolto senta di appartenere a questo nucleo familiare, nessuno escluso”, ha spiegato, ma bisogna fare attenzione a non “sottovalutare mai i propri figli”. Una famiglia multietnica composta da un papà italiano, mamma brasiliana, tre figli nati in Brasile, due ragazze madri (una di orgini albanesi e una brasiliana) e una ragazza rumena. Ma cosa significa essere genitori di una casa famiglia? “Vuol dire aprire il cuore come coppia, verso il Signore e verso gli accolti. Bisogna rendersi conto che siamo chiamati ad essere genitori di quei figli che non hanno nessuno“.
L'inaugurazione
La casa famiglia Santa Chiara aprirà ufficialmente le sue porte venerdì 13 luglio alle ore 17. Saranno presenti il cardinal Elio Sgreccia, il vescovo di Fano, monsignor Antonio Trasarti, il Sindaco Andrea Bonprezzi, e il presidente della Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, e don Aldo Buonaiuto. Alle ore 17, il cardinal Sgreccia e monsignor Trasrti celebreranno una Santa Messa presso la parrocchia Santa Maria Assunta.