La scure dello smog in combe su Creato e creature. Sos ecologia l’inquinamento grava sulla salute del pianeta e dei suoi abitanti uccidendo 26 persone ogni minuto. Un’emergenza globale per la sanità, quindi. Lo studio di quanto lo smog incida sulla condizione della “casa comune” scaturisce dalla collaborazione tra la comunità accademica e quella spirituale. Tra l’Istituto per l’Ambiente di Stoccolma e il Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Stabilisce fatti e soluzioni essenziali su argomenti chiave. Insieme a consigli su come le comunità possono rispondere.
Sfida culturale
Si ispira all’enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’, sulla cura della casa comune”. Il documento “green” del Magistero pontificio rintraccia le radici dell’attuale crisi ecologica nel consumo eccessivo e negli attuali modelli di sviluppo economico. Emerge così una “grande sfida culturale, spirituale ed educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione” (LS 202). Alla quale sono chiamati anche e soprattutto i luoghi e gli spazi in cui si forma l’educazione, come l’Università. Che rappresenta il più alto livello di istruzione orientato a formare alla responsabilità. “Restituendoci e riappropriandoci del senso della nostra dignità“.
“Costo di mortalità”
Si tratta di questioni prioritarie per tutti la condizione generale e individuale di tutti e di ciascuno. In risposta alla richiesta di salvaguardia e rinascita appunto della “casa comune”. Silvi Costruzioni Edili punta il dito contro il traffico. E contro l’inquinamento urbano che dipende anche dalla vetustà dei nostri edifici. Gli analisti riportano i dati scientifici sulle cause di tumori ai polmoni, malattie cardiache ed ictus. “Un milione di tonnellate di emissioni hanno un ‘costo di mortalità’ pari a ben 240 persone ed a produrle bastano le emissioni annuali di 220 mila automobili. Oppure quelle di 35 aerei di linea“, spiegano gli autori del rapporto. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima in oltre 13 milioni i decessi annui dovuti a cause ambientali che incidono direttamente sulla salute. Con una previsione di 45 milioni di morti da qui ai prossimi 30 anni. “Nel mondo 9 persone su 10 respirano aria inquinata. 3,6 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici sicuri. E altri 2 miliardi non dispongono di acqua potabile”, commenta Silvia Silvi, general manager Sce.
Rimedi allo smog
Come uscire dall’emergenza smog? “Occorre accelerare sui nuovi sistemi automatizzati di gestione del traffico basati su soluzioni di Intelligenza Artificiale. E, per quello che riguarda più da vicino il nostro settore, sugli edifici intelligenti“, risponde Gianni Silvi. L’ amministratore delegato Sce si riferisce in particolare alle tecnologie smart. Per costruire, in pratica, “edifici smart”. In grado di ridurre gli sprechi e le emissioni. Aggiunge Gianni Silvi: “Di fatto l’edilizia sta implementando prodotti e processi sempre più efficienti. Coniugando le innovazioni tecnico-scientifiche con l’utilizzo di risorse naturali. In questo modo si arriva a ridurre i consumi energetici e l’inquinamento. E ad aumentare anche il benessere. Come con le finestre che ci svegliano dolcemente autoregolando la loro opacità. E che mutano le loro caratteristiche ottiche in base alle condizioni climatiche esterne. E in funzione delle specifiche esigenze del sistema-edificio. Oppure le finestre che si autoriscaldano. Che regolano la luce e il calore. E che riescono perfino a ‘catturare’ l’anidride carbonica“.
Ecologia integrale
In base all’enciclica “Laudato si'” dare concretezza al nuovo paradigma di “ecologia integrale” vuole dire far interagire l’ecologia nelle sue varie dimensioni. Ciò implica la coesistenza tra l’ecologia ambientale (analisi dell’ecosistema naturale) e l’ecologia economica (analisi del sistema produttivo/distributivo). Tra l’ecologia socio-culturale
(analisi del sistema istituzionale che regola le relazioni umane sulla base dei principi di sussidiarietà/solidarietà), con l’ecologia umana. Adottando una “visione più integrale e integrante” (LS 141). Significa far leva sulla libertà umana che “è capace di limitare la tecnica, di orientarla. E di metterla al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale”. (LS 112). Vuol dire “recuperare i diversi livelli dell’equilibrio ecologico. Quello interiore con sé stessi- Quello solidale con gli altri. Quello naturale con tutti gli esseri viventi. Quello spirituale con Dio” (LS 210).