Il 4 novembre ricorre l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti firmato a Padova il 3 novembre 1918 ed entrato il vigore a partire dal giorno dopo, il 4 novembre 1918 che sanciva l’immediata fine delle ostilità – e conseguentemente della prima guerra mondiale – tra l’Italia e l’impero austro – ungarico con una resa immeditata dello stesso che consentiva all’Italia di rientrare in possesso dei territori di Trento e Trieste e portare a termine il processo di unificazione nazionale.
In particolare la presente ricorrenza è nata nel 1921 quando il Milite Ignoto è stato tumulato nel Sacello dell’Altare della Patria e successivamente – con Regio Decreto n.1354 – promulgato il 23 ottobre 1922 – il 4 novembre è stato dichiarato Festa nazionale con l’intento di celebrare l’unità nazionale e le forze armate, in particolare i militari che hanno perso la vita in difesa della Patria.
Tanto premesso, il 4 novembre di quest’anno ha un significato particolare, in quanto lo stesso ricorre in un frangente molto difficile, fortemente segnato dalla pandemia da Covid-19 che sta causando indicibili sofferenze in termini di perdite di vite umane e conseguente crisi economica dovuta alla necessità di chiusura delle attività economiche che non possono garantire il distanziamento sociale ai fini di contenimento del contagio.
Nella difficile epoca che stiamo vivendo è fondamentale che ognuno di noi renda onore a coloro che hanno perso la vita durante prima guerra mondiale attraverso l’altruismo e l’empatia nei confronti delle persone che stanno soffrendo negli ospedali a causa del Covid-19 e di coloro che, in conseguenza alla crisi economica generata da questa terribile pandemia stanno perdendo i mezzi di sostentamento.
In seconda istanza – in memoria dell’enorme sacrificio in termini di vite umane compiuto dai soldati nel corso del primo conflitto mondiale – è fondamentale che gli stati ripudino qualsiasi forma di conflitto per la risoluzione delle controversie ed oltre a ciò è fondamentale che le nazioni, in questo difficile momento, attuino forme di reciproca collaborazione affinché si possa sconfiggere in proficua sinergia l’epidemia da Covid-19 e nel contempo salvaguardare i cittadini dalle conseguenze economiche e sociali del sopracitato virus.
In ultima istanza, in questa giornata speciale ove si celebra l’unità nazionale, è doveroso porgere un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine che in questa situazione oltremodo difficile per il Paese, con grande dedizione al dovere e spirito di sacrificio, garantiscono l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.