1° settembre, al via “Supporto formazione e lavoro” (Sfl)

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Scatta il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Si tratta di una misura di attivazione al lavoro che decorre a partire dal 1° settembre 2023. E prevede la partecipazione a progetti di formazione. Di qualificazione e riqualificazione professionale. Di orientamento. Di accompagnamento al lavoro e di politiche attive al lavoro. Oltre alla partecipazione ai progetti utili alla collettività o al servizio civile universale. “Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e Faq sui siti dell’Inps e del ministero del Lavoro“. E’ il testo del messaggio inviato ai 32.850 percettori del Reddito di cittadinanza considerati occupabili. Quelli cioè senza componenti disabili, minori o over 60 in famiglia. E non presi in carico dai servizi sociali. avranno l’assegno sospeso da settembre dopo la fruizione di sette mesi nel 2023.

Sfl: requisiti

Trentatré mila nuclei familiari hanno ricevuto la comunicazione (tramite sms/email) che li informa di aver fruito, ad agosto, della settima mensilità del Reddito di Cittadinanza loro spettante. Si tratta di famiglie senza minori, disabili o over 60. I destinatari di questo messaggio e coloro che lo hanno già ricevuto il mese scorso o lo riceveranno nei prossimi, dal primo settembre, possono presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) e, se hanno i requisiti per accedervi, potranno essere avviati a un percorso di professionalizzazione e di inserimento lavorativo. Durante il quale, per complessivi 12 mesi, potranno ricevere un contributo di 350 euro mensili. Lo rende noto l’Inps in un comunicato. Per accedere al Sfl, è necessario, oltre alla presentazione della domanda: sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad). Contattare almeno tre Agenzie per il Lavoro. Sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato. Avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.

Tecnologia

L’infrastruttura tecnologica abilitante di queste nuove misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà è il Sistema informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl). Permetterà di gestire anche la misura dell’Assegno di inclusione (Adi), in vigore da gennaio 2024, destinata ai nuclei in cui siano presenti almeno un minore o un disabile o un over 60. O un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali. La piattaforma non sarà destinata solo a coloro che non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza. Ma anche a quanti si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro o desiderano reinserirsi. Sui siti istituzionali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Inps sono presenti le informazioni per accedere alla nuova misura e le Faq nelle quali sono riportate anche alcune informazioni per la gestione della fase transitoria.

Istruzioni operative

Tra le informazioni sono comprese quelle riguardanti le indicazioni per coloro che sono già stati presi in carico dai centri per l’impiego. Nonché la previsione dell’ulteriore tutela prevista per coloro per i quali, entro il 31 ottobre, potrà pervenire, da parte dei servizi sociali, la comunicazione della loro presa in carico. All’esito della valutazione che ne certifichi il grave e comprovato disagio e che potranno. Per continuare così a fruire del reddito di cittadinanza oltre le sette mensilità, fino a dicembre 2023. A breve saranno disponibili le istruzioni operative che consentiranno di fare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro e accedere alla piattaforma Siisl. Ovvero al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di una piattaforma, realizzata dall’Inps, che servirà a coloro che vogliono accedere alla nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. La piattaforma consentirà di poter ricevere il nuovo sostegno economico da 350 euro a coloro che si trovano in uno svantaggio economico. A disoccupati, o agli ex percettori del reddito di cittadinanza che rispettano certi requisiti. Affinché possano procedere con l’iscrizione alla formazione finalizzata all’inserimento lavorativo.

Piattaforma

La piattaforma SIISL, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa è un nuovo strumento digitale messo a disposizione dalle amministrazioni pubbliche al cittadino. In particolare questo sistema realizzato dall’INPS permetterà ai cittadini di accedere ad un portale specifico online. Dedicato alle nuove misure messe a disposizione dallo stato a seguito del Decreto Lavoro. Questo decreto infatti ha sancito l’addio definitivo al reddito di cittadinanza. Introducendo alcune ulteriori misure dedicate a chi si trova in una situazione economica svantaggiata o è privo di lavoro. La piattaforma sarà disponibile già da settembre, e consentirà l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Con l’obiettivo di garantire un’occupazione a coloro che ricevono i sussidi dallo stato. Da questa piattaforma sarà possibile accedere alle misure e a diversi strumenti per la reintegrazione lavorativa.

Percorsi formativi

Gli interessati che si registreranno alla piattaforma, spiega Lavoroediritti.compotranno visionare diversi strumenti messi a disposizione dallo Stato. Finalizzati all’inserimento lavorativo e alla formazione. Si potranno quindi consultare offerte di lavoro, proposte di tirocini, progetti socialmente utili. E iniziative portate avanti da politiche attive per il lavoro. In tutti i casi si tratta di fattori che vanno a sostenere il cittadino nell’integrazione sul lavoro. Tuttavia verrà erogata anche una somma specifica durante la frequenza di questi percorsi formativi e di lavoro. Secondo la misura di Supporto Formazione e Lavoro, verranno garantiti 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi a coloro che avvieranno percorsi di formazione e altre iniziative similari. Una delle caratteristiche del portale SIILS riguarda l’interconnessione tra tutti i siti web e portali dedicati all’assistenza sociale e al lavoro. Ossia Sistema Informativo unitario delle politiche del lavoro (SIU). Piattaforma di gestione dei Patti di inclusione sociale (GEPI). L’INPS, l’Anpal e i Comuni potranno inoltre accedere a questo portale. Per recuperare i dati su domande e offerte di lavoro presenti. La piattaforma inoltre potrà ospitare programmi di formazione specifici per i più giovani. Così da garantire il conseguimento dei titoli di studio che riguardano l’obbligo scolastico per coloro che hanno dai 18 ai 29 anni di età.

Giacomo Galeazzi: