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Scuola Sant’Anna: il peace keeping di Andrea de Guttry

A scuola di pace. Peace Keeping: nuovo corso in Cina di Andrea de Guttry, professore ordinario di Diritto Internazionale della Scuola Sant’Anna di Pisa. Le attività didattiche si sono svolte a Lanfang, nei pressi di Pechino, e hanno coinvolto circa 40 funzionari. Su temi come approvazione di una missione Onu, definizione del suo mandato e questioni giuridiche che possono sorgere nella sua attuazione. Come istituzione pubblica, la Scuola Superiore Sant’Anna svolge il proprio ruolo a favore della collettività. Proponendosi quale centro di riferimento per la formazione di avanguardia, con percorsi di eccellenza che si articolano in quattro ambiti principali. La Formazione di primo livello rivolta alle allieve e agli allievi dei Corsi Ordinari di I e II livello. Le Seasonal School, percorsi formativi di eccellenza a carattere fortemente interdisciplinare. La Formazione avanzata tramite i corsi di Laurea Magistrale, i PhD e i Master di I e II livello. L’Alta Formazione. “L’invito a tenere ancora una volta un corso presso il prestigioso centro di Lanfang – sottolinea il professore Andrea de Guttry -. Conferma da un lato l’apprezzamento cinese per le attività di ricerca e formazione sulle missioni Onu condotte alla Scuola Superiore Sant’Anna negli ultimi 20 anni. E, dall’altro lato, la volontà della Cina di impegnarsi maggiormente delle missioni On uinsieme ad altri Stati, quali l’Italia, che vantano una lunga tradizione di attiva partecipazione a tali missioni”.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Scuola di pace

Il professore Andrea de Guttry aggiunge che in un momento di grande tensione tra le super-potenze mondiali come quello attuale, “questi segnali della Cina di apertura alla collaborazione su tematiche concrete per promuovere la pace e la sicurezza internazionale devono essere interpretati in modo positivo ed è auspicabile che non siano lasciati inascoltati”.  La possibilità e l’opportunità di una collaborazione rafforzata su queste specifiche tematiche tra Italia e Cina era emersa anche in un recente ricerca condotta alla Scuola Superiore Sant’Anna. Le cui conclusioni sono state codificate in un volume curato dal professore Andrea de Guttry e dedicato proprio alle prospettive di cooperazione tra l’Italia e Cina nel settore delle missioni Onu di mantenimento della pace. Andrea de Guttry, professore ordinario di Diritto Internazionale della Scuola Superiore Sant’Anna, ha appena concluso in Cina un corso di formazione a favore delle forze di polizia cinesi impegnate nelle operazioni delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. Da quasi 15 anni la Cina partecipa in modo attivo alle operazioni e, per preparare il proprio personale alle sfide di queste missioni, ha aperto un grande centro di formazione a Lanfang, nei pressi di Pechino. Il Chinese Police Peace Keeping Training Center – questo il suo nome –  da oltre 12 anni organizza corsi per il proprio personale, certificati anche dalle Nazioni Unite. Questa formazione ha assunto sempre più importanza, non soltanto per il numero crescente di militari e funzionari di polizia cinesi inviati in missione, ma anche per i compiti sempre più difficili e delicati affidati alle missioni di pace delle Nazioni Unite.

António Guterres SEGRETARIO GENERALE ONU. Credit: Dati Bendo

Missione Onu

Ormai da più di 10 anni il professore Andrea de Guttry svolge a Lanfang, presso il “Chinese Police Peace Keeping Training Center, attività didattiche per rafforzare le conoscenze e le competenze dei poliziotti cinesi, con particolare riferimento alle tematiche giuridiche legate all’attuazione di una missione Onu. Il corso che si è appena concluso ha visto la partecipazione di circa 40 funzionari di polizia cinesi. Ed è stato dedicato a temi quali le modalità di approvazione di una missione delle Nazioni Unite, la definizione del loro mandato e le questioni giuridiche che possono sorgere nell’attuazione della missione. Nell’occasione della sua visita a Lanfang, il professore Andrea de Guttry è stato ricevuto dal generale Ma Jinqi, presidente della China Police University. E da Wang Honghai, direttore del centro cinese di formazione per le operazioni di pace. Entrambi hanno rappresentato l’interesse a rafforzare la collaborazione internazionale sui temi della formazione del personale impegnato nelle missioni Onu per renderle più efficaci.

A sinistra: “Papale Papale” e a destra “Via della Pace”. Foto: Maupal.net

Missione della scuola

Spiega Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna: “Il nostro sguardo è rivolto al mondo. E si impegna a coniugare la valorizzazione del merito e il riconoscimento del talento – fondamentali per garantire la mobilità sociale attraverso la formazione di eccellenza – con ricerca scientifica di avanguardia. Il nostro obiettivo è favorire la costruzione di una società più giusta e inclusiva. Attuando il principio dell’uguaglianza dei meritevoli, sancito dalla Costituzione italiana”. La Scuola Superiore Sant’Anna è un istituto universitario pubblico a statuto speciale, che opera nel campo delle scienze applicate. E cioè Scienze economiche e manageriali, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche, Scienze agrarie e biotecnologie vegetali, Scienze Mediche e Ingegneria Industriale e dell’Informazione. La Scuola persegue l’eccellenza e promuove l’internazionalizzazione della didattica e della ricerca, con l’obiettivo di sperimentare percorsi innovativi negli ambiti della formazione universitaria, della ricerca scientifica e della formazione avanzata. La missione della Scuola è quella di operare quale istituzione pubblica di riferimento e di qualità. Dove il talento è attratto, valorizzato e messo in campo per prendersi cura del mondo e per contribuire con responsabilità alla sua crescita culturale e alla sua sostenibilità. Siamo consapevoli infatti che il merito basato su competenze di qualità e impegno rappresenti il vero motore di sviluppo, il meccanismo principe della mobilità sociale, la risorsa che dobbiamo mettere in campo per risolvere le sfide di sostenibilità e di equità che il mondo sta affrontando.

Giacomo Galeazzi

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