Vi racconto in anteprima come sarà il primo giorno di scuola

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L’arrivo del Covid ci ha colti tutti di sorpresa e quindi impreparati sotto tutti i punti di vista. Ma la scuola si è rivelato fin da subito uno dei principali problemi. Infatti, non potendo più seguire le lezioni regolari in classe, in presenza dei professori e dei compagni, per evitare ogni forma di contagio si è adottata una nuova forma di didattica che è quella a distanza. All’inizio io ed i miei compagni abbiamo avuto qualche problema ad adattarci alla nuova modalità di insegnamento.

Sentimenti contrastanti

Poi, con il passare del tempo, si è rivelata un’ottima soluzione in caso di emergenza. Adesso siamo alla vigilia della riapertura delle scuole. E nonostante le preoccupazioni e qualche polemica, il ritorno tra i banchi di scuola è stato confermato. Proprio mentre scrivo queste riflessioni, il premier Conte ha dichiarato che si riparte regolarmente il 14 e che verrà fatto di tutto per mettere in sicurezza ogni istituto scolastico, parole confermate anche dalla ministra Azzolina. Il mio minitest personale è stato confortante. Con tutta la mia classe abbiamo già fatto alcuni corsi di recupero a partire dal sette di settembre. Ed abbiamo sperimentato le nuove disposizioni anti contagio che la nostra scuola ha dovuto mettere in atto.

La giornata a scuola

Ancor prima di entrare nell’edificio scolastico è necessario indossare sempre la mascherina, misurarsi la temperatura corporea attraverso un termo scanner e dirigersi, mantenendo sempre il metro di distanza, verso la classe. L’aula è disposta con i banchi tutti ad un metro di distanza ciascuno, e la mascherina può essere tolta solo ed esclusivamente quando si è seduti. Prima di entrare in aula per fare lezione è obbligatorio disinfettarsi le mani con un apposito igienizzante che nella nostra classe si trova sulla cattedra del professore, e rimane a disposizione degli studenti per tutto il resto della giornata. Durante l’intervallo è possibile alzarsi dai banchi ma in caso di spostamenti, come recarsi ai servizi o prendere degli snack dalle macchinette, è sempre obbligatorio l’uso della mascherina, per garantire sempre la sicurezza.

La nuova “normalità”

La mia scuola si è presentata all’appuntamento con la ripartenza molto organizzata. Ho proprio capito che la sicurezza degli alunni e dei docenti è stata messa in primo piano e spero che sia così in tutti gli istituti scolastici d’Italia. Devo dire che il primo impatto con le nuove regole mi ha un po’ impressionato. Dopo tanto tempo di assenza era ancora vivo dentro di me il ricordo della gioiosa spensieratezza che avevamo quando il virus non era ancora con noi. Poi però ci si abitua. Certo, siamo ancora lontani dal parlare di “normalità” anche perché anche solo per passare il tempo durante la ricreazione con i propri amici è sempre necessario seguire le regole, ma sono certa che nonostante possa essere faticoso questo garantirà una riduzione del contagio. Anche perch* – fino a quando il virus non sarà debellato per sempre – sarà questa la nostra “normalità”.

Francesca Romana Preziosi: