La Dottrina Sociale della Chiesa rappresenta morale sociale cattolica e, nella misura in cui la stessa incorpora, perfezionandolo, il dettato della morale naturale, ha una valenza sociale valida non solo per il credente ma per tutti gli uomini di buona volontĆ . CosƬ la identifica la teologia cattolica e anche il magistero supremo la intende. Secondo Giovanni Paolo II, la dottrina sociale della Chiesa ĆØ āteologia moraleā a pieno titolo. In particolare, la Dottrina Sociale della Chiesa non ha modelli economici da proporre, ma si preoccupa che le costruzioni degli uomini siano rispettose della centralitĆ della persona umana nei processi economici, con i suoi valori di libertĆ , responsabilitĆ , dignitĆ , creativitĆ .
Lāopera di Ucid
L’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, in acronimo UCID, ĆØ un’associazione privata di fedeli di religione cristiana cattolica, senza fini di lucro ed apartitica, costituita il 31 gennaio 1947, il cui obiettivo ĆØ quello di promuovere la conoscenza, la diffusione e la testimonianza della dottrina sociale cristiana nel mondo dellāeconomia e dellāimprenditorialitĆ . Interris.it ha intervistato, in merito allāesperienza di UCID nel territorio della provincia di Lecco, la dott.ssa Vincenza Scaccabarozzi, presidente della stessa.
L’intervista
Come si connota l’azione di Ucid in provincia di Lecco? Quali sono le vostre attivitĆ peculiari?
“L’azione di Ucid in provincia di Lecco ĆØ molto giovane, in quanto siamo nati da tre anni, vissuti quasi tutti in pandemia. Abbiamo sempre cercato di metterci al servizio, attraverso la formazione dei nostri soci, ai valori della Dottrina Sociale della Chiesa, affinchĆ© ne siano testimoni piĆ¹ efficaci e autorevoli nel mondo del lavoro. Inoltre, ci mettiamo sempre a disposizione del territorio attraverso diverse attivitĆ , ad esempio, abbiamo proposto e organizzato il festival della Dottrina Sociale della Chiesa, coinvolgendo nel progetto oltre venti associazioni nonchĆ© enti pubblici e privati. Dopo questo, abbiamo ricevuto la proposta di organizzare un corso formativo sull’etica nel mondo del lavoro rivolto al territorio e a servizio delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado ma, come sempre, aperto a tutti.”
In questo periodo storico molto particolare come si esemplifica, nel territorio e nel tessuto imprenditoriale della provincia di Lecco, la Dottrina Sociale della Chiesa? A suo parere, quali strategie si possono utilizzare per includere nel mondo del lavoro le persone con fragilitĆ e i giovani?
“Includere le persone con fragilitĆ nel mondo del lavoro sicuramente richiederebbe anche un’azione politica. Noi partiamo un po’ piĆ¹ dal basso, ossia dai singoli, dalle aziende nonchĆ© dalle buone prassi. Personalmente credo molto nella cultura del lavoro, nel mio e in quello di ogni organizzazione. Quindi, credo che, il riferimento costante ad alcuni valori, come quelli della Dottrina Sociale della Chiesa, creare delle reti e condividere le buone prassi, sia il metodo che ogni azienda puĆ² utilizzare per favorire l’inclusione. Parlando dei giovani, ad esempio, il percorso formativo concernente l’etica e il mondo del lavoro, ci ĆØ stato chiesto espressamente dalle scuole. In questa fascia d’etĆ ci sono determinate fragilitĆ latenti che, mediante la testimonianza di persone di valore, possono essere sostenute. Inoltre, in riguardo all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con fragilitĆ , ognuna delle nostre aziende agisce in tal senso. Nel mio piccolo, ad esempio, dirigendo un Rsa, svolgiamo dei progetti di inserimento lavorativo e abbiamo nel nostro organico delle persone con lieve disabilitĆ o che avevano perso il lavoro e non riuscivano a reinserirsi perchĆ© in etĆ avanzata. Sono convinta che, la testimonianza nel quotidiano di determinati valori, riveste un grande importanza.”