L’importanza di adottare un albero. Nel Mediterraneo servono 15 milioni di piante entro il 2030

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Un albero per investire sul futuro dl Mediterraneo. “Piantare un albero è, in primo luogo, un invito a continuare a lottare. Contro fenomeni come la deforestazione e la desertificazione– afferma papa Francesco-. A sua volta, piantare un albero ci provoca a continuare ad avere fiducia. A sperare. E soprattutto a impegnarci concretamente. Per trasformare tutte le situazioni di ingiustizia e di degrado che oggi soffriamo”. Il progetto “Adotta un albero” parte dalla Sardegna. E punta a riforestare il Mediterraneo con 15 milioni di piante entro il 2030. Gli alberi trattengono anidride carbonica dall’ atmosfera. Ciò avviene attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana. Quindi la presenza di una foresta o di una serie di alberi permette di fronteggiare e assorbire le emissioni di Co2.

Albero per il futuro

Piantare 15 milioni di alberi entro il 2030, dunque. Affidando a chi ha davvero nel cuore l’emergenza climatica un albero che potrà adottare. Versando una quota simbolica. Dopo aver scelto fra le diverse unità di piante disponibili. Ne seguirà poi lo sviluppo attraverso GPS. E canali di informazione mirati a raccontare le varie fasi di vita dell’esemplare. Attraverso puntuali bollettini corredati da immagini. Rendendo sempre partecipe chi vorrà contribuire al progetto. A preso le mosse dall’ultima Giornata Mondiale della Terra  la sfida di Alberea, start up e società benefit. Con al centro la necessità di agire contro l’emergenza climatica. Un’iniziativa scaturita dall’impegno di un gruppo di 6 giovani professionisti del Sud Italia. Una missione rivolta prima alla comunità locale. Per poi espandersi a seguire a tutto il Paese. Ed altre zone del Mediterraneo.

Adottare un albero

Nell’enciclica “green” Laudato si’, papa Francesco analizza le cause che contribuiscono al degrado ambientale. E cita per ben 23 volte l’albero. “La possibilità di adottare un albero la proporremo presto anche alle scuole – dicono i fondatori di Alberea-. Può sembrare un piccolo gesto. Ma vuole sensibilizzare al non dare per scontata la natura che ci circonda. Ci rivolgiamo a chi è sensibile al tema del riscaldamento globale. E si vuole distinguere da chi parla di sostenibilità senza compiere alcun gesto concreto. Chiediamo a tutti di perseguire insieme a noi un grande obiettivo. 15 milioni di piante entro 8 anni. La riforestazione rappresenta una soluzione per l’assorbimento delle emissioni di carbonio. Vogliamo contribuire a riforestare il Mediterraneo. Partendo dalla Sardegna e l’Italia. Tramite progetti condivisi con privati, imprese e amministrazioni. Prima locali e poi nazionali”.

Contro lo smog

Piantare alberi o altri arbusti vicino ai grandi snodi autostradali ha una funzione ecologica essenziale. Permette, infatti, di porre in atto pratiche di mitigazione dell’inquinamento causato da veicoli e motoveicoli. Per esempio l’Unione Montana Marca di Camerino, nelle Marche applica una convenzione tra Regione Marche e Autostrade per l’Italia. Per la piantumazione di alberi nelle aree montane vicino all’autostrada A14. Nel tratto che va da Cattolica a Porto Sant’Elpidio. Laddove sono in corso i lavori sulla terza corsia autostradale. Autostrade e Regione Marche hanno messo in campo una serie di interventi per la gestione forestale. Il progetto è quello di piantare alberi originari del territorio. La superficie interessata è di circa 30 ettari. E coinvolge i comuni di Muccia, Camerino, Fiastra, Pieve Torrita e Ussita.  Un’iniziativa, rileva il Cai, in linea con il piano nazionale di riduzione dei gas serra. Come previsto dal protocollo di Kyoto. Autostrade per l’Italia ha lanciato, inoltre, un piano di gestione forestale attiva. Tramite interventi di diradamento selettivo. Su 435 ettari di boschi. Sia di origine artificiale che di latifogli abbandonati.

Giacomo Galeazzi: