Focus sulla salute mentale. Testimonianze e storie da un mondo “invisibile”. Una rappresentazione di recitazione, canto e musica a cura di protagonisti speciali, donne e uomini in cura ai servizi di salute mentale di Catanzaro che hanno ricoperto il ruolo di primi attori nello spettacolo teatrale “Liberi di dire no (decisi a vivere)”, è andata in scena al Teatro Comunale di Catanzaro. Un’iniziativa realizzata nell’ambito della quarta edizione di “Fiori Del Deserto”, quest’anno dedicata in modo ironico e divertente al tema delle dipendenze. Le iniziative “Fiori del Deserto” sono state promosse dall’associazione di volontariato Ave-Ama. E prendono corpo nel 2016 per ribadire in forma nuova e autentica l’importanza della salute mentale e dare voce in modo originale e forte al variegato mondo degli invisibili. Durante la serata si sono alternate le performance artistiche con interventi di associazioni e rappresentanti delle istituzioni. Ed è anche stata l’occasione per ricordare il centenario dalla nascita di Franco Basaglia, psichiatra ispiratore della legge 180 e fautore della prima importante riforma psichiatrica in Italia. Una serata che conclude due iniziative avviate nel 2023. Una è il progetto Occupability promosso dall’Autorità agenda urbana di Catanzaro. Con interventi di politica attiva e presa in carico multiprofessionale, finalizzati all’inclusione lavorativa di soggetti fragili attraverso la definizione di progetti personalizzati su modello Icf.
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Sos salute mentale
Capofila è stata l’associazione Anmil in collaborazione con la Lega Fibrosi Cistica, l’Ente nazionale sordi, l’associazione Andel e la Odv Ave Ama, coinvolgendo una pluralità di portatori d’interessi. L’altra è Le Giornate per la salute mentale organizzate dal dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Asp di Catanzaro in collaborazione con la Consulta dipartimentale in occasione della World Mental Health Day, 2023. L’iniziativa ha dato vita a eventi su tutto il territorio, per informare e sensibilizzare la popolazione sul tema del disagio psichico e per far conoscere la cultura dell’integrazione socio sanitaria e i modi e i luoghi della vera cura, attraverso il coinvolgimento della comunità a contrasto della discriminazione e dello stigma sociale che rappresentano ancora oggi un ostacolo all’inclusione e al pieno riconoscimento dei diritti delle persone. Il benessere e la salute mentale dei bambini e degli adolescenti sono temi di portata globale che richiedono un’azione immediata e concreta da parte di ogni espressione della società. Non dobbiamo dimenticare che la salute è un diritto umano fondamentale per tutti gli individui. È questo l’appello lanciato da Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Child in occasione del 17° Seminario Internazionale di Formazione in Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza promosso da Fondazione Child e Telefono Azzurro. La giornata, che si inserisce nella settimana del Seminario Internazionale di Formazione dedicata a esplorare le nuove frontiere della salute mentale in ambito giovanile, ha ospitato figure autorevoli mondiali della neuropsichiatria e psichiatria infantile. In apertura dei lavori il direttore del tavolo tecnico sulla Salute Mentale Alberto Siracusano ha ricordato: “Il problema globale della salute mentale dei bambini e degli adolescenti richiede un intervento, un aumento della ricerca e la creazione di maggiori conoscenze, non solo in ambito sanitario ma anche sociale, che è di estrema importanza. Il ministero è pronto e disposto ad assumersi la responsabilità di affrontare i problemi di salute mentale di bambini e adolescenti. Per questo accogliamo l’innovazione nelle conoscenze e nelle metodologie, enfatizzando gli approcci multidisciplinari e globali”.
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Problemi
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, nel mondo un individuo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di disturbi mentali. In Europa, ben 9 milioni di adolescenti sono alle prese con problemi di salute mentale, segnati principalmente da depressione, ansia e disturbi comportamentali. È allarmante che il suicidio sia la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni, con un rischio significativamente più elevato per i gruppi emarginati e discriminati. Anche in Italia la situazione è altrettanto grave. Dall’ultima indagine di Telefono azzurro realizzata con il supporto di BVA Doxa un ragazzo su 5 si sente in ansia. E per 1 su 3 chiedere aiuto ad un esperto di salute mentale è motivo di vergogna. Dati questi che trovano conferma nell’aumento dei contatti da parte dei bambini con le linee di assistenza e supporto dedicate. Nel 2022 l’OMS ha registrato oltre 12.638.633 contatti alle linee di ascolto sul tema della salute mentale e delle violenze dai minori. “Ascoltare le voci dei bambini e degli adolescenti è fondamentale per rispondere in modo adeguato ed efficace ai loro bisogni di salute mentale. Una comunicazione efficace favorisce la fiducia e incoraggia l’apertura portando a un sostegno e a un intervento migliori. Il benessere mentale è un problema globale che riguarda diversi attori e allo stesso tempo richiede nuove categorie per essere compreso. Per questo diventa fondamentale condividere le conoscenze e le riflessioni tra i vari esperti a livello internazionale per mettere in atto azioni concrete per migliorare la salute mentale dei più piccoli”, sottolinea il professor Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Child.
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Orientamento
Da oltre 20 anni Fondazione Child si impegna per plasmare il futuro della salute mentale globale. Sino ad oggi sono stati oltre 500 i ricercatori formati e provenienti da ogni parte del mondo e il loro contributo è fondamentale per fare un passo in avanti nella conoscenza e nella ricerca per una maggiore consapevolezza collettiva riguardo benessere psicologico di bambini e adolescenti. Come ha ricordato il professore ordinario di Psicologia alla Sapienza Università di Roma, Gian Vittorio Caprara “La conoscenza dello sviluppo e del funzionamento della personalità è fondamentale per orientare gli interventi e le politiche pubbliche volte a promuovere il benessere degli individui e la prosperità delle società. È necessario mettere la persona al centro dell’indagine psicologica per valorizzare e sviluppare le attitudini e le capacità che si accordano con la piena realizzazione del potenziale degli individui”. “Per quanto riguarda la salute mentale la situazione varia a seconda della parte del mondo da cui si proviene. Dobbiamo però fare tutti di più e lavorare insieme per trovare un modo per fare davvero la differenza in termini di benessere e salute dei bambini e delle loro famiglie. Sono le nuove generazioni e dobbiamo trovare un modo per aiutarli a progredire nelle loro vite e nelle loro carriere”, ha sottolineato il professor James Frederick Leckman, Professore di psichiatria infantile, psicologia e pediatria all’Università di Yale tra i più autorevoli esponenti nel suo campo negli Usa. “In termini di episodi di suicidio, si nota un’enorme differenza per quanto riguarda le ragazze e le giovani donne giovani rispetto ai ragazzi. È interessante. Quelli che hanno maggiori probabilità di suicidarsi sono i ragazzi e i giovani adulti. Ma in realtà le giovani donne sono quelle che hanno maggiori probabilità di avere un’intenzione suicida che può essere piuttosto grave”.
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Salute da difendere
“Ci sono diversi motivi per cui la salute mentale nei bambini e negli adolescenti è importante. Non si può essere sani se non si ha una buona salute mentale, perché il corpo è sano se il sistema di salute mentale funziona. Dobbiamo far star bene l’intera persona. La salute mentale nei bambini e negli adolescenti è spesso ignorata perché le persone non vi prestano attenzione o si vergognano perché c’è uno stigma al riguardo. Oggi sappiamo che un tasso tra il 15 e il 20% dei bambini ha disturbi mentali, ci convivono e noi abbiamo il dovere di occuparci di loro. È una questione di grande urgenza perché questi bambini soffrono e la situazione sta continuando a peggiorare. I tassi di suicidio aumentano a causa di eventi come il Covid, le guerre, la violenza, le migrazioni. Quindi è urgente lavorare tutti su questo tema” ha dichiarato il Prof. Bennett L. Leventhal, Professore di Psichiatria infantile e dell’adolescenza dell’Università di Chicago. Tra gli altri sono intervenuti Alan Apter professore di psichiatria infantile e dell’adolescenza, Schneider Children’s Medical Center of Israel, Università di Tel Aviv. Manpreet Kaur Singh, professore di Scienze Cliniche della Salute, presso l’Università della California. John Piacentini, professore di Psichiatria e Scienze Biocomportamentali, UCLA. Anne Marie Albano, Professore di Psicologia Medica – in Psichiatria – Columbia University, New York. Eric Fombonne, Professore emerito di psichiatria infantile e dell’adolescenza, Oregon Health Science University, Portland, Oregon. Joaquin Fuentes Policlínica Gipuzkoa, dirige il progetto Asdeu a Gipuzkoa, promosso dalla Commissione Europea. Gian Vittorio Caprara, professore ordinario di Psicologia alla Sapienza Università di Roma. Il seminario ha ottenuto il patrocinio di Wpa Cap, Università Sapienza di Roma e Unimore, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.