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“Rosa e il Paese Ritrovato”, la necessità di raccontare una storia di fragilità

Un film vuole richiamare l'attenzione su una delle malattie del nostro tempo, l'Alzheimer, ed è è stato presentato alla 79esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

“Rosa e il Paese Ritrovato”, il cortometraggio pensato da Marco Fumagalli, coordinatore dei servizi educativi de La Meridiana e da Marco Falorni, produttore e amministratore di Libero Produzioni, è stato presentato durante la 79esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, presso l’Italian Pavilion.

La protagonista è Rosa, malata di Alzheimer. Rosa è una signora che vive nel suo mondo, circondata dalle sue abitudini e dai suoi affetti, precipitati nel vuoto della malattia. Rosa è l’immagine di come l’Alzheimer rubi la realtà presente, lasciando però il profumo della vita passata, ricca di esperienze e di eventi importanti.

Vivere accanto a un malato di Alzheimer vuol dire non smettere di cercare la persona nascosta nella dimenticanza, in un’assenza che va riempita di attenzioni e stimoli capaci di rallentare il tempo di evoluzione della malattia. Rosa la può trovare chiunque la voglia cercare, seguendo il profumo della sua esistenza.

Il cortometraggio vuole richiamare l’attenzione del vasto pubblico sulla realtà di una malattia del nostro tempo, l’Alzheimer, che colpisce moltissime famiglie e vuole favorire una cultura della cura, capace di indirizzare comportamenti che possano arginare e rallentare effetti, spesso devastanti. Il soggetto è di Fumagalli e di Falorni, la regia di Falorni, le voci sono quelle dell’attore Leo Gullotta e di Silvia Cecchetti.

«Trovare le forme e le formule migliori per comunicare la fragilità, non solo è una grande responsabilità, ma anche un dovere, un bel dovere, per chi fa il nostro lavoro» commenta Falorni. «In un momento storico dove la buona e la cattiva comunicazione si intrecciano, raccontare storie di fragilità diventa una necessità. Spero che Rosa arrivi, arrivi bene e lasci un segno. Il Paese Ritrovato è la risposta giusta alle tante Rosa e alle famiglie di molte Rosa, che convivono con una malattia come l’Alzheimer, affinché non perdano il profumo, il profumo della vita».

Il cortometraggio si inserisce in una serie di progetti che Libero Produzioni sta dedicando al racconto di realtà di grande valore sociale. Sempre a settembre, mese dedicato all’Alzheimer, andrà in onda la docu-serie “Il Paese Ritrovato – La memoria delle emozioni”, il 21 e 28 settembre su Rai Premium e RaiPlay. La produzione è realizzata sempre in collaborazione con La Meridiana Cooperativa Sociale.

Il corto è ispirato dall’esperienza del Paese Ritrovato. «Certamente la vita del Paese Ritrovato, una vera e propria cittadina che accoglie persone con Alzheimer ha messo in luce la necessità di diffondere una nuova cultura della cura e di mantenere l’attenzione del grande pubblico sulla malattia del secolo: l’Alzheimer» spiega Fumagalli. «Una malattia che colpisce oltre alle persone l’intera famiglia, un pianeta ancora ignoto, che necessita di cure competenti e specifiche. Il corto ha l’ambizione di generare alleanze fra linguaggi artistici diversi in modo che la sfera della malattia non rimanga relegata in un mondo di solitudine ed emarginazione».

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