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Come ti recupero la fauna esotica e selvatica

Il Centro Recupero Fauna Selvatica Monte Adone in provincia di Bologna ( https://centrotutelafauna.org/ ) nasce nel 1989 per iniziativa di Rudi Berti, della moglie Mirca Negrini e della giovane figlia Elisa; inizialmente pensato come Centro di recupero per la fauna selvatica autoctona, nel novembre di quello stesso anno intraprende anche l’accoglienza di fauna esotica, con l’arrivo del primo cucciolo di leone abbandonato dopo essere stato sfruttato per le foto ricordo in riviera.

Nel 1993 la famiglia Berti e un piccolo numero di volontari hanno deciso di fondare l’Associazione Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, una Associazione di Volontariato ONLUS che si basa principalmente sull’impegno di volontari (tra cui anche giovani impiegati in progetti di Servizio Civile) anche grazie ai quali il Centro è attivo 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno. Per poter fare volontariato è richiesto un periodo minimo continuativo, motivo per cui il Centro garantisce vitto e alloggio ai volontari. Alle attività del Centro partecipano anche professionisti come veterinari e naturalisti, a titolo volontario o riducendo i costi delle loro prestazioni. Per quanto riguarda la cura della fauna autoctona, dagli inizi degli anni Novanta, il Centro si è convenzionato con l’Amministrazione provinciale di Bologna e, dal 2016, con la Regione Emilia Romagna; per quanto concerne invece la fauna esotica, che viene sottratta dal traffico illecito di animali, il Centro è una delle tre sole strutture in Italia ad avere una convenzione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Oltre alle convenzioni stipulate con gli enti pubblici, il Centro riesce a portare avanti la sua attività anche grazie alle donazioni, alle adozioni a distanza degli animali ospitati, al supporto e all’adesione ai vari Progetti di tante persone che ne condividono i valori e le finalità, oltre all’aiuto che viene offerto da Coop Alleanza 3.0, che permette di recuperare scorte alimentari invendute che sarebbero destinate allo smaltimento.

Nel particolare, il Centro, attrezzato di un’ambulanza veterinaria ed equipaggiamento da cattura, offre un servizio di pronto intervento per la fauna selvatica ferita o in difficoltà, che viene recuperata, riabilitata e, successivamente, reintrodotta in natura. Per quanto riguarda invece gli animali esotici, molti esemplari avvistati in libertà vengono segnalati e recuperati direttamente, mentre molti altri sono accolti a seguito di sequestro giudiziario e sottratti dal commercio e dalla detenzione illeciti. La reintroduzione nel loro habitat è  quasi sempre impossibile, per motivi legati al loro passato a contatto con l’uomo, per motivi sanitari oppure perché nei luoghi d’origine mancano adeguati centri di accoglienza; perciò, quando non ci sono appropriate alternative, questi animali diventano ospiti fissi del Centro. Fortunatamente negli anni si sono verificati anche casi felici di ritorno nel proprio paese di origine, come ad esempio quando, nella metà degli anni Novanta, una coppia di leoni appartenenti ad una sottospecie dichiarata estinta in natura, è entrata a far parte di un progetto di reintroduzione in Africa, vivendo i restanti anni in condizioni di semi libertà.

Il traffico illegale di fauna selvatica (autoctona ed esotica) è al quarto posto nella graduatoria mondiale degli affari malavitosi, motivo per cui il Centro svolge anche un lavoro di informazione e sensibilizzazione rivolto ai cittadini e alle scolaresche, organizzando delle visite guidate su prenotazione per le quali non è richiesto un biglietto di ingresso.

Tuttavia, questo Centro non è da considerarsi al pari di uno zoo o di un parco faunistico: differisce nella finalità e nei motivi di accoglienza degli animali, i quali vengono accolti solo per essere soccorsi e poi rilasciati (e, ove questo non sia possibile, per sottrarli alla sofferenza del mercato illegale).

Grazie al lavoro di persone che dedicano il loro tempo e la loro energia non solo agli animali e a tutte le loro necessità, ma anche alle attività di amministrazione e alle altre attività di gestione, è possibile ospitare numerosi animali che necessitano di cure e riabilitazione; la fatica di questo lavoro non è solo fisica, ma anche emotiva, soprattutto quando si ha a che fare con animali che, nonostante le cure, non ce la fanno. Ciononostante, è anche motivo di grandi soddisfazioni, specialmente quando un animale viene restituito alla vita selvatica e quando degli esemplari vengono sottratti da maltrattamenti e sfruttamenti, restituendogli il rispetto e la dignità dovuti.

Questo Centro e i centri che, come questo, operano in favore degli animali in modo etico e in base all’etologia animale, vanno supportati e sostenuti il più possibile.

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