Quel Nobel per la pace che ognuno di noi dovrebbe vincere

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Tutti ci ricordiamo di Malala Yousafzai e della sua storia. E’ una ragazza nata a Minigora in Pakistan, figlia di Ziauddin Yousafzai, fondatore della scuola che ha frequentato lei da adolescente e proveniente da una famiglia di attivisti anti talebani. Fin da bambina Malata si è sempre dimostrata contraria agli ideali che i talebani in quegli anni imponevano ed è sempre stata una sostenitrice dell’educazione femminile, per questo motivo è finita nel mirino dei fondamentalisti islamici. Il 9 Ottobre 2012 è stata vittima di un attentato terroristico da parte dei talebani, i quali sono saliti sul bus che la stava portando insieme alla sua amica a casa dalla scuola, e le hanno sparato nella parte sinistra della testa, obbligandola ad essere ricoverata d’urgenza in un ospedale militare di Peshawar.

Nonostante tutto quello che ha passato Malala non si è mai data per vinta ed è sempre rimasta una convinta sostenitrice del potere dell’istruzione, scrivendo anche un’autobiografia nella quale racconta la sua storia e la sua esperienza. Nel mese di Ottobre 2014, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace diventando, con i suoi 17 anni, la persona più giovane a riceverlo. Ora l’attivista pachistana ha 22 anni ed e finalmente riuscita a realizzare il suo più grande sogno, si è infatti laureata all’università di Oxford in un corso triennale di Filosofia, politica ed economia.

Ad annunciarlo è stata lei stessa tramite i social Twitter e Instagram, ha infatti postato due foto: nella prima appare lei ricoperta di coriandoli e schiuma mentre nella seconda tutta la sua famiglia è riunita attorno ad una torta con la scritta “Auguri per la tua laurea”. La cosa che mi ha colpita più di tutte è stata la descrizione, Malala infatti annuncia felice il raggiungimento del suo obbiettivo, aggiungendo infine questa frase: ”Non so cosa farò adesso, per il momento sono disoccupata! Ora voglio solo leggere, guardare Netflix e dormire”. Una frase che mi ha molto ricordato la vita normale di una ragazza della sua età.

Per chi come lei, viene dal dramma è sicuramente una piccola grande conquista. Per chi come me, viene da una vita serena, l’esempio di Malala diventa importante perchè può dare a tutti i ragazzi della mia età la convinzione di credere che con coraggio, passione e impegno nel sostenere le proprie idee si possa tutti vincere quel piccolo Nobel per la pace che ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a conquistare.

Francesca Romana Preziosi: