In Italia, secondo gli ultimi dati disponibili, la popolazione ultrasessantacinquenne ammonta a oltre 14 milioni di persone, e costituisce il 24,1 per cento della popolazione totale. Gli ultraottantenni, inoltre, sono 4 milioni 530mila e a rappresentano il 7,7 per cento della popolazione totale.
I nuovi bisogni
L’incremento dell’età media della popolazione ed un correlato aumento delle persone che si trovano nella cosiddetta “Terza Età” e “Quarta Età”, sta portando con sé l’emergere di nuove fragilità e, di conseguenza, la domanda di maggiore assistenza domiciliare in cui, l’importanza delle colf, assume un ruolo sempre maggiore per garantire una quotidianità serena agli anziani. Interris.it, in riguardo alla situazione dei lavoratori domestici in Italia, ha intervistato Giamaica Puntillo, presidente nazionale di Acli Colf, l’associazione delle Acli che opera al fianco delle collaboratrici e dei collaboratori familiari.
L’intervista
Presidente Puntillo, qual è l’attuale situazione dei lavoratori domestici in Italia?
“I lavoratori domestici, in Italia e non solo, svolgono un ruolo fondamentale. Le ultime rilevazioni in merito ci dicono che, gli stessi, sono poco meno di 900 mila, per lo più donne, in una percentuale dell’85% e in maggioranza stranieri, che si attestano al 69,5%, ma risultano essere in aumento gli italiani, con una forza lavoro presente pari al 30,5%. Inoltre, nel corso del biennio appena terminato, secondo le rilevazioni effettuate dall’Inps, si è verificato una diminuzione di quasi ottantamila unità rispetto al 2021. Infine, occorre sottolineare che, purtroppo, nel comparto del lavoro domestico, continua a permanere un tasso di irregolarità molto elevato rispetto alla media nazionale.”
L’aumento generale dell’aspettativa media di vita sta rendendo il ruolo delle colf sempre più cruciale. In che modo, a suo parere, questa figura professionale deve essere tutelata?
“Tutti noi dobbiamo ricordare che, il lavoro domestico, incide con un contributo dell’1% sul Pil del nostro Paese. La figura delle colf e degli assistenti famigliari è cruciale per tutelare i bisogni delle persone in condizione di fragilità, soprattutto le più anziane che, grazie a questi eroi silenziosi, possono continuare a vivere una quotidianità serena nelle loro case. La tutela delle assistenti familiari e della loro professionalità, pertanto, è imprescindibile e deve costituire la finalità di ogni futura decisione. Quest’anno, su tale versante, a seguito dell’adeguamento delle retribuzioni al costo della vita, sono previsti incrementi stipendiali fino a 90 euro. Tutto ciò indubbiamente è molto positivo, ma occorre fare attenzione e impegnarsi al massimo per armonizzare le esigenze dei lavoratori e degli assistiti.”
Quali sono i suoi auspici per il futuro in merito alla valorizzazione e alla formazione di queste figure professionali?
“Vorrei che, in futuro, il ruolo dei lavoratori domestici venga sempre più riconosciuto e valorizzato. In qualità di Acli Colf ci stiamo impegnando sempre di più nell’organizzazione di specifici corsi di formazione, totalmente gratuiti, rivolti a colf, badanti e baby-sitter, con l’obiettivo di affinare le loro competenze. Quindi, guardando avanti, è fondamentale incrementare sempre di più gli aspetti formativi e socializzanti per far si che, l’assistenza alle persone più fragili, diventi sempre più attenta e completa. Tutti noi, quando parliamo degli anziani, dobbiamo ricordare il bellissimo pensiero che, lo scorso anno, in occasione della Giornata mondiale dei Nonni, Papa Francesco ha espresso: “non dimenticate gli anziani, non sono scarti ma risorse da valorizzare.” Questa esortazione deve costituire una guida per tutti noi, ma anche e soprattutto per chi svolge un delicato ruolo di assistenza”.