Un’iniziativa in soccorso dei profughi. Solo in Italia, dall’inizio del conflitto in Ucraina, sono arrivate oltre 128 mila persone. Di queste il 52% sono donne. Il 15% uomini. E il restante 33% bambini e bambine. Il nostro Paese è impegnato a ricollocarle nel tessuto economico e sociale. Da lunedì 20 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato, sarà disponibile online “Mygrants for Ukraine“. Si propone come soluzione. Per la mappatura. L’aggiornamento. E la validazione delle competenze delle persone ucraine. Sulla base del fabbisogno occupazionale italiano. Attualmente Mygrants è al lavoro con alcune istituzioni pubbliche, private e governative. Al fine di individuare come possa essere usata anche da loro. Per massimizzare il processo di integrazione socio-professionale. Dal 24 febbraio scorso, data d’inizio del conflitto in Ucraina ad oggi sono trascorsi tre mesi e mezzo.
Profughi da integrare
Mygrants è la prima web-app educativa e di assessment. Usata da migranti e richiedenti asilo in Italia. Basata sul “microlearning”. E con un obiettivo preciso. Trasformare l’immigrazione in un’opportunità. Sia per le persone migranti. Sia per le comunità ospitanti. “C’è stata una fase iniziale di emergenza e di prima accoglienza. Vi è ora la necessità di fare programmi a medio e lungo termine”, commenta Chris Richmond ‘Nzi. Aggiunge il fondatore di Mygrants: “Ora la sfida è questa. Saremo in grado di integrare le persone ucraine nel tessuto economico e sociale del paese? L’attuale priorità deve essere la mappatura delle competenze pregresse delle persone ucraine. Al fine di individuare la destinazione professionale più idonea per ogni singola persona”.
Obiettivi
Sono numerosi gli obiettivi di Mygrants for Ukraine. Cioè la riduzione delle tempistiche (e dei costi) di transizione. Dalla dipendenza all’aiuto. Verso un’effettiva autonomia personale e professionale delle persone (migranti in generale e ucraine). La valorizzazione del bagaglio di competenze. Conoscenze. E abilità pregresse già presenti in Italia. Individuando l’idonea destinazione professionale per ogni singolo profilo. Soddisfare il crescente fabbisogno occupazionale italiano in diversi settori. Dall’informatica alla meccanica. Sall’interpretariato all’assistenza alla persona. Prosegue Chris Richmond ‘Nzi: “Accedendo a Mygrants for Ukraine, qualsiasi persona ucraina può (in ucraino o inglese) creare un proprio account. Su Mygrants. E può personalizzare il suo percorso informativo o di assessment. In base alle sue priorità. Oppure alle sue ambizioni personali e professionali“. Inoltre “Mygrants for Ukraine” si rivolge a tutte le persone ucraine attualmente presenti sul territorio italiano. Consentendo l’accesso a informazioni relative al funzionamento del sistema di asilo. E altre informazioni di prima utilità.
Tipologia
Dal momento della creazione dell’account è possibile accedere a moduli quiz tematici progressivi. Per validare e rafforzare le proprie competenze. E molto altro. Grazie ai dati generati. In base alla tipologia e alla qualità dei contenuti svolti. Mygrants genera un curriculum vitae (cv) dinamico obiettivo. Per ciascuno degli utenti, questo sistema è in grado di delineare il settore professionale più congeniale. Evidenziando le competenze tecniche. Il livello di istruzione. Le esperienze lavorative pregresse. Le competenze trasversali, digitali, linguistiche. Ma anche hobby e interessi. “Mygrants for Ukraine” non è destinata solo all’utilizzo del singolo. Mira, infatti, a coinvolgere anche tutte le piccole e medie imprese (pmi). Corporate. E agenzie interinali. Che vogliono aderire alla progettualità tramite Pickme. La piattaforma di Mygrants a loro dedicata. Pickme è stata ideata per le realtà produttive. Che hanno a cuore i temi della sostenibilità e dell’inclusione sociale. Desiderose di soddisfare parte del loro fabbisogno. Prendendo in considerazione un “talent pool” di competenze. Di persone provenienti da paesi terzi.
Pickme
Tramite Pickme, l’obiettivo per le aziende è quello di poter avere accesso a un un nuovo “talent pool” di competenze. Sempre aggiornate. Basate su evidenze oggettive. Identificando i profili più idonei per specifici ruoli professionali. E programmando il proprio “hiring” a breve, medio e lungo termine. “Attualmente stiamo lavorando con alcune istituzioni pubbliche e governative. Per individuare come ‘Mygrants for Ukraine‘ possa essere usata anche da loro. Per massimizzare il processo di integrazione socio-professionale delle persone ucraine già presenti in Italia”, precisa Chris Richmond ‘Nzi. Con l’auspicio che possano prendere parte a questa iniziativa altre tipologie di organizzazioni pubbliche e private. Tra cui Anci. Caritas Italiana. Action Agency. Croce Rossa Italiana. Ministero del Lavoro. Ministero dell’Interno. Già dalle prossime settimane.