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Prima neve sugli Appennini: gli operatori turistici tornano a sperare

E' caduta la prima neve dopo un dicembre caldissimo sugli Appennini del Centro Italia. I commenti a Interris.it degli operatori del settore del comprensorio di Frontignano, a Ussita, chiuso per 5 anni a causa del sisma

Prime nevicate di stagione sugli Appennini. Il freddo e le previsioni meteo per le prossime ore fanno ben sperare in una ripartenza – ma sarebbe più corretto dire “partenza” – della stagione sciistica invernale 2022/23 nelle vette del Centro Italia. Montagne che – diversamente dalle Alpi – finora di neve ne hanno vista ben poca.

Colpa del caldo e di un dicembre con medie troppo alte. L’assenza di neve e l’impossibilità  di sparare quella artificiale (a causa delle temperature elevate) ha già annullato la stagione “principe” per la settimana bianche: quella delle vacanze natalizie. Pronti a chiedere lo “stato di emergenza” i direttori degli impianti di risalita.

Cangiotti: “Senza neve economia in ginocchio”

“Se la neve non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa con gravi perdite economiche”, ha dichiarato pochi giorni fa all’ANSA Francesco Cangiotti, l’amministratore della Società funivie Bolognolaski.

Cangiotti gestisce dal 2022 anche gli impianti di Frontignano di Ussita (Macerata), recuperati dai danni causati dal sisma del 2016 che ne avevano imposto la chiusura per cinque lunghi anni.

“Le temperature restano per tutto l’arco della giornata sopra lo zero termico e questo – spiega ancora Cangiotti – non consente di attivare l’innevamento programmato, nonostante quest’anno abbiamo acquistato un nuovo cannone spara neve. Se continuerà a non nevicare saremo costretti a chiedere lo stato di emergenza e quindi degli aiuti economici”.

La poca neve rischia infatti di mettere in ginocchio gli operatori turistici dell’Appennino centrale e della montagna marchigiana, con il suo indotto, già duramente colpito dal sisma.

Ma con la prima nevicata dell’Appennino Maceratese, gli operatori tornano a sperare. Nelle scorse ore infatti sono caduti 10-15 centimetri di neve a Frontignano di Ussita, a Sassotetto e a Bolognola.

Impianti aperti a Frontignano: i prezzi dello skipass

C’è ottimismo a Ussita. Al momento, grazie alla neve delle scorse ore, alcuni impianti di Frontignano – come il tapis roulant del campo scuola – saranno aperti nel week-end. Già operative le biglietterie dalle quali ci dicono che la gente sta comprando gli skipass. La voglia di sciare dunque non si ferma.

I prezzi dello skipass, secondo il sito ufficiale frontignano360.it, sono: giornaliero festivo 28 euro; giornaliero festivo ridotto (bambini da 4 a 12 anni; over 65; convenzionati) 23 euro. Il biglietto per la mezza giornata festiva mattutina (dalle 8:30 alle 12:30) costa, rispettivamente, 23 e 21 euro. La mezza giornata festiva pomeridiana (12:30-16:30) scende rispettivamente a 21 e 18 euro. Prezzi dunque più che abbordabili per la località sciistica tra le più importanti del Centro Italia.

Non solo neve a Frontignano. Il cambio del clima impone un ripensamento delle attività ricettive delle zone montane, a partire dagli Appennini che non godono di vette alte come quelle delle Alpi o della presenza di ghiacciai perenni.

Ad esempio, nonostante la neve non abbia fatto la sua comparsa sulle montagne marchigiane, sono stati in tanti a recarsi in vetta per festeggiare le festività. A far registrare il pienone è stato soprattutto il giorno di Santo Stefano che, complice il bel tempo e le giornate dal clima mite, ha attratto turisti da Umbria, Emilia e Marche.

“A Capodanno lo ZChalet di Frontignano ha registrato il pienone – dice a Interris.it una delle responsabili della struttura -. Nonostante l’assenza di neve, la stagione finora non è stata da buttare perché abbiamo proposto numerosi eventi organizzati, tra cui un party con dj-set, che hanno attirato molte persone. In definitiva, ci siamo reinventati ottenendo buoni risultati. In attesa che la neve arrivi copiosa e che la stagione possa ripartire a pieno ritmo”.

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