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Torna la social card per i beni alimentari di prima necessità. Sos nuove indigenze

In Italia 1,7 milioni di persone in difficoltà. Sale la richiesta pasti secondo i volontari della Colletta alimentare. Il governo stanzia 500 milioni a sostegno dei deboli

Allarme povertà alimentare. Sono le famiglie con più di tre figli a soffrire di più la crisi economica. Altre caratteristiche che rendono più esposti i nuclei familiari sono la presenza di over 65. E di un capofamiglia con titolo di studio medio-basso. Operai. O n cerca di occupazione. Il “British Food Journal” ha esaminato il fenomeno della sicurezza alimentare. Il ruolo dei banchi alimentari. E l’assistenza agli indigenti nei paesi occidentali. Cresce, dunque, il bisogno di aiuto per la spesa alimentare o per un pasto. Da inizio anno ad oggi sono aumentate di 85 mila unità le richieste in Italia di cibo e pasti. Il sostegno alimentare ha toccato 1.750.000 persone. E la giornata della colletta alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus ha contato domenica 11mila supermercati italiani aderenti all’iniziativa. E 140mila volontari. E alla 26° edizione della giornata della colletta alimentare ha partecipato anche il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Francesco Lollobrigida ha ricordato l’istituzione di un fondo. Con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023. E’ destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità tramite una rinnovata social card.povertà

Emergenza povertà

Una misura è prevista dalla manovra finanziaria e di bilancio. “Nelle corde di questo governo – afferma Lollobrigida- c’è il sostegno e l’ascolto. Per capire quali sono i bisogni per fare sempre meglio. Ci siamo confrontati su un’iniziativa del governo che prevedrà 500 milioni per sostenere i più deboli. Cercando anche di fare un effetto leva. Per implementare queste risorse sollecitiamo un aiuto ulteriore. Anche dalla parte della distribuzione e della produzione. E vogliamo farlo con chi conosce meglio di noi i bisogni”. Il ministro ha ringraziato gli organizzatori del Banco alimentare. Richiamando l’importanza di una collaudata modalità di aiuto ai più deboli“. Ossia a coloro che specie in questo momento sono in maggiore difficoltà. La colletta alimentare è un’iniziativa che si svolge da 26 anni. E nell’edizione 2022 l’impegno di 140 mila volontari si è articolato in oltre 11 mila siti in Italia. Domenica, infatti, più di 7 mila associazioni hanno distribuito prodotti di prima necessità. Garantendo così la possibilità di mangiare a chi non ha i mezzi per sostenersi da solo.
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Il bisogno di sostegni

“Spesso pensiamo – evidenzia Lollobrigida- che ci si trovi sempre nella condizione di avere almeno pane, latte, uova. E invece tante famiglie non li hanno. E tantissimi hanno figli piccoli che hanno bisogno di sostegni ulteriori. I volontari del Banco Alimentare pensano a chi è meno fortunato non solo una volta l’anno. Ma anche in tutto il resto dell’anno. La situazione è sempre più allarmante. “Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese. Sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta. O rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro“, osserva Giovanni Bruno. Aggiunge il presidente della fondazione benefica: “E’ fondamentale continuare a sensibilizzare tutti coloro che possono compiere un atto concreto di aiuto. La colletta alimentare è un gesto educativo semplice e di carità, che promuoviamo da oltre un quarto di secolo. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza. E favorire la condivisione. Facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati”.
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Controvalore economico

Il Banco alimentare si trova a fronteggiare una crescente richiesta di aiuti. Nel 2021 sono state raccolte 7.000 tonnellate di cibo. L’equivalente di 14 milioni di pasti. Per un controvalore economico di oltre 25 milioni di euro. Testimonial della colletta alimentare 2022 è stato per il secondo anno consecutivo il calciatore Giorgio Chiellini. I bisogni delle persone in condizione di povertà, dunque, continuano a crescere. Quest’anno, poi, a causa del caro bollette, il Banco Alimentare deve far fronte anche ad un aumento del 45% dei costi di gestione. Tra logistica, trasporti ed energia elettrica. A fronte di un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati. I prodotti più cercati sono quelli a lunga conservazione. Ossia verdura in scatola, tonno e carne in scatola. E polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. La colletta alimentare prosegue anche online. E’ infatti possibile continuare a donare alimenti su Amazon.it/bancoalimentare, Carrefour.it, Esselungaacasa.it e EasyCoop.com. La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è ripartita senza le restrizioni determinate dal Covid degli ultimi due anni. Una giornata resa possibile dalle tantissime persone che hanno scelto ancora una volta di rimboccarsi le maniche. Di coinvolgersi direttamente senza delegare ad altri la responsabilità di un gesto di solidarietà capace di educare alla carità e quindi costruire.

Bilancio anti-povertà

Grande la disponibilità e l’entusiasmo dei volontari e tante le testimonianze di persone che con generosità hanno donato.  In una situazione di evidente difficoltà economica, conforta il fatto che le quantità raccolte siano state circa 6.700 tonnellate. Mai come in questo anno tante le persone che si scusavano con lo sguardo dispiaciuto della loro impossibilità a donare qualcosa in più. Segno di una generosità, di una preoccupazione per gli altri, di un attaccamento alla colletta. Ma anche di prospettive inquietanti. Del resto in questi mesi le persone che si sono rivolte alle strutture caritative sostenute dal Banco Alimentare sono aumentate di circa 85mila unità, raggiungendo un totale di 1 milione 750mila assistiti. Numerose le telefonate arrivate anche in questi giorni al centralino di Banco Alimentare e i messaggi ricevuti da persone che chiedevano con urgenza dove poter trovare aiuto alimentare. Toccante la testimonianza di una persona che riceve aiuto alimentare che ha scritto: “c’è una bella catena di umanità fra i volontari. E colgo l’occasione per ringraziarli tutti ma proprio tutti per quanto amore e sincerità mettono ad aiutarci e non farci sentire dei falliti”. Il grave maltempo su tutto il Sud, che purtroppo ha fatto anche vittime, il cui pensiero ha accompagnato tutti durante la giornata, ha rappresentato un limite alle attività. La colletta che ha registrato solo una lieve flessione del donato pari a circa il 4% in meno rispetto al 2021. Con un incremento però del valore raccolto. Considerando che l’inflazione ha superato per gli alimenti il +13.5%.

 

 

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