Contro la povertà e l’inquinamento: il modello Firenze per l’economia circolare
Ecco come contrastare la povertà e l'inquinamento. Patto a Firenze per favorire l'economia circolare. La spiegazione dell'assessore comunale all'Ambiente, Cecilia Del Re
Una città inquinata è una città più povera: ecco il “modello Firenze“. Un patto per contrastare la povertà e l’inquinamento attraverso l’economia circolare. L’obiettivo, spiegano i promotori, è quello di portare avanti progetti e attività condivisi. Contro l’impoverimento e il degrado si punta sulla riduzione dei rifiuti. Sul riuso. Sulla riparazione dei beni. Sulla cultura ambientale sostenibile. Sulla riduzione degli sprechi, riciclo. Sono chiamati a partecipare al rilancio sociale ed economico post-Covid i soggetti pubblici e privati. Le associazioni. Le cooperative. Le attività commerciali. Le scuole. Le università. Le fondazioni. I singoli cittadini. E tutti i soggetti che operano sui temi dell’ economiacircolare.
Firenze, piano per il rilancio
Il patto arriva a seguito del Piano d’azione per una Firenze Plastic Free approvato dal comune di Firenze a novembre 2019. Il progetto prevede entro il 2021 il divieto di commercializzare di posate e piatti realizzati con materiali non sostenibili. Ed entro il 2025 l’organizzazione della raccolta delle bottiglie di plastica monouso. Favorendo la restituzione dietro cauzione. Nel frattempo, Firenze accelera il proprio impegno per la raccolta differenziata. Per raggiungere gradualmente entro il 2024 il 55% di riciclo dei materiali. Con una raccolta differenziata di oltre il 70%. Otto gli obiettivi previsti dal patto. Cioè diffondere informazioni sull’economiacircolare. Incentivare e sviluppare attività per la riduzione dello spreco alimentare. E per la redistribuzione delle eccedenze alimentari. E dei prodotti farmaceutici. Inoltre promuovere azioni per la riduzione dei rifiuti. E per favorire la raccolta differenziata.
Sviluppo
Tra gli obiettivi anche quello di favorire la ricerca di finanziamenti per lo sviluppo di progetti. Con particolare attenzione alla materia di rifiuti. Incentivare lo sviluppo di piattaforme informatiche. E azioni per il riuso dei beni. Attraverso il supporto tecnico, economico, materiale, sostenere associazioni. Start up. Cooperative. Enti. E qualsiasi altro soggetto pubblico e privato che abbia lo scopo di sviluppare interventi innovativi. In materia di economiacircolare. Poi promuovere lo scambio di competenze e collaborazioni tra i firmatari del patto. Monitorare e rendicontare le iniziative. Promosse e supportate attraverso il patto.
Tavolo di coordinamento a Firenze
Tra i soggetti firmatari sarà costituito un tavolo di coordinamento per progettazione, aggiornamento e monitoraggio. L’adesione al patto ha durata triennale. Sul portale Ambiente del comune di Firenze è online l’avviso per aderire al Patto in otto punti. il capoluogo toscano sarà così traghettato verso l’economiacircolare. Creando una rete permanente di soggetti pubblici e privati coinvolti. Ma anche la spinta alla riduzione dei rifiuti prodotti dagli uffici comunali. È l’obiettivo del pacchetto di iniziative. Lanciato in occasione della Giornata mondiale del riciclo. E adottato dall’amministrazione comunale su proposta dell’assessore all’Ambiente, Cecilia Del Re.
Linee guida
Due i livelli di intervento. In ambito cittadino con il “Patto per l’economiacircolare di Firenze“. Da sottoporre a tutti i soggetti coinvolti nella trasformazione ecologica. E in ambito interno all’amministrazione. Con le nuove linee guida pensate per orientare i comportamenti ambientali. Delle direzioni e dei singoli dipendenti. ”Lavoriamo per promuovere un modello di città circolare. E un approccio verde delle scelte pubbliche- puntualizza l’assessore Del Re-. Prima abbiamo varato il piano per la riduzione dei rifiuti plastici. E il nuovo piano dei rifiuti. Adesso arriva il Patto per l’economiacircolare. Lo apriremo a tutti i soggetti coinvolti nella costruzione di una città sostenibile. Con loro potremo creare iniziative. E stringere collaborazioni. Per sostenere chi ha a cuore il presente e il futuro del nostro ambiente. È importante sensibilizzare cittadini, imprese e associazioni su questi temi. Una città circolare inizia proprio da noi”.
Ruolo attivo
“Un ruolo attivo nel processo di cambiamento spetta all’amministrazione comunale. Con i suoi uffici e dipendenti- puntualizzano gli assessori all’Ambiente, Cecilia Del Re e al Personale, Alessandro Martini-. Abbiamo adottato le linee guida che dovranno indirizzare i comportamenti dei singoli all’interno. Valgono per tutto il personale comunale. Come per il piano dei rifiuti. Anche in questo caso è proprio la responsabilizzazione del singolo il motore del cambiamento verso un’economiacircolare. E della trasformazione dei rifiuti in nuove risorse. Attraverso la partecipazione consapevole del singolo alle scelte dell’amministrazione. Vogliamo essere il primo tra i comuni capoluogo italiani a intraprendere una politica ”100% GPP” in tutti gli appalti. Ossia ‘Green Public Procurement’. Acquisti Verdi nella pubblica amministrazione. Integrando i criteri ambientali e sociali per ridurre i consumi energetici di materie prime. La produzione di rifiuti e le emissioni inquinanti”.
Nel rispetto dell’ambiente
E’ previsto, inoltre, l’allestimento di locali comuni. Per consumare i pasti portati da casa. E non preconfezionati. In modo da ridurre i rifiuti. In programma la rimozione dei cestini personali negli uffici. Integrando quelli negli spazi comuni per la raccolta differenziata. Ma anche la fornitura nei bagni di detersivi ecocompatibili. Per favorire l’uso di piatti e stoviglie riutilizzabili. E ancora, per i dipendenti, gli indirizzi basati sul principio delle 3R. Riduzione, riciclo, riuso. A partire dall’utilizzo delle borracce distribuite ai dipendenti per l’acqua. E delle tazze di ceramica per il caffè al posto dei bicchierini monouso. Fino alle indicazioni per evitare di stampare le mail con code di stampa. Intestazioni. Privacy. Mail precedenti. Due inoltri sono 2-3 pagine inutili. E le indicazioni di riutilizzare fogli di carta stampati su un solo lato per appunti. Utilizzare lapis e matite colorate al posto di evidenziatori. Riutilizzare le scatole di cartone della carta come contenitori per archivio. Infine l’invito a scaricare sul cellulare di servizio la App Junker.
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