Più poveri in pandemia, più incertezza nella società. Il medico Alberto Oliveti guida l’associazione degli enti di previdenza privati italiani. Nell’emergenza Covid, sottolinea il presidente dell’AdEpp,”il senso di povertà diffuso. Il concetto di incertezza. Il sentimento di vulnerabilità e di finitudine. In particolar modo per i giovani“. Tutto ciò, aggiunge Oliveti, “sta generando impoverimento e disparità sociale”. Per tale ragione, “nel futuro post pandemico dovremo avere un approccio necessariamente ‘one health’. Prendendoci cura in modo globale della salute umana. Del benessere animale. E del clima“.
Sos poveri
Tra chi non dispone del cash cautelativo la paura della povertà è più alta. Ci sono oltre un milione di nuovi poveri in pandemia. Con un incremento del +21,9% rispetto al pre-Covid. Di questi, le donne sono 532 mila (+22,9%). I giovani 222 mila (+23,2%). Sono invece 333 mila le famiglie in povertà assoluta in più. Ad alto rischio nel protrarsi dell’emergenza sono le persone senza risparmi: il 23,1%. Una percentuale già alta che arriva al 33,4% tra i bassi redditi. E al 29,5% tra i bassi titoli di studio. Un’iniziativa solidale in Sardegna corre in soccorso di chi ha più bisogno.
Un aiuto immediato
Quarantasette tonnellate di pasta di semola. E novanta ettolitri di latte fresco. E ancora: 168 mila uova. 37 mila omogeneizzati per neonati. 61 tonnellate di frutta e verdura. È la macchina della solidarietà messa in moto da TiAbbraccio. Il progetto che ha il suo quartier generale all’Exme di Pirri. Più di 1500 le famiglie (922 con minori e 253 con neonati) hanno beneficiato dei prodotti alimentari. E quasi 5 mila persone hanno ricevuto cibo da TiAbbraccio nel 2021. Solidarietà soprattutto a Cagliari e dintorni. Ma latte e pasta sono arrivati anche a Oristano e Olbia. Per i neonati anche 9.360 confezioni di pannolini. E 5.630 di salviette. “È stato un anno molto intenso– raccontano i volontari del progetto di aiuto ai poveri – un anno di lavoro di tanti operatori. Tantissimi amici ci hanno aiutato e sostenuto”.
Dove c’è più bisogno
“I numeri dicono poco delle emozioni e dei sorrisi che con TiAbbraccio con la Spesa abbiamo distribuito a chi ne aveva più bisogno– spiegano i promotori della campagna caritativa-. E’ importante per comprendere l’entità di una nuova e vecchia povertà che ogni giorno con impegno cerchiamo di arginare”. Le famiglie che si sono rivolte a TiAbbraccio sono mediamente formate da tre persone. Anche se non sono mancati i nuclei numerosi. O gli anziani soli che, con la sola pensione, non riescono ad arrivare alla fine del mese. L’85% dei beneficiari ritira direttamente il cibo al Centro Exmè di Pirri. Ma settimanalmente la spesa viene consegnata a casa di chi ne ha necessità. Ogni settimana, attraverso il progetto, vengono effettuate due distribuzioni.
Spesa solidale
“Nella spesa che settimanalmente distribuiamo- sottolineano i promotori dell’iniziativa– cerchiamo di essere quanto più equilibrati possibile dal punto di vista nutrizionale. Assicurando un buon apporto calorico. E bilanciando proteine e carboidrati. La busta contiene tutti prodotti alimentari che consentono una buona dieta mediterranea. A partire dalla prima colazione e coprendo i due pasti principali”