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Poliomielite, la risposta a una minaccia globale per l’infanzia. Il parere dell’esperto

L’allarme-poliomielite dell’Oms è “pienamente giustificato”. A dichiararlo a In Terris è uno dei più autorevoli infettivologi europei, il professor Roberto Cauda. “I singoli casi oggi segnalati indicano che si è aperta una breccia nella popolazione generale. Quasi certamente a seguito di una diminuzione della copertura vaccinale- afferma il direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli di Roma-. Questi casi, anche se numericamente esigui, possono rappresentare la punta di un iceberg. Viene coperto un numero significativo di altri casi non riconosciuti (perché presentano una sintomatologia aspecifica) che sono in grado di trasmettere il virus“. Aggiunge il consulente scientifico dell’Agenzia Ue del farmaco (Ema). “Di fronte a questa situazione di allarme, anche se non ancora di emergenza, c’è oggi un’unica soluzione. Cioè quella di effettuare la vaccinazione anti polio in maniera capillare in chi non si è ancora vaccinato. Ed anche in chi non ha completato il ciclo vaccinale”. Una positiva risposta massiccia in questo senso, secondo l’ordinario di Malattie Infettive dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, “può bloccare sul nascere il ritorno della poliomielite”. La cui eradicazione da tutti i paesi del mondo “era ed è un obiettivo perseguibile e facilmente raggiungibile e in tempi brevi grazie alla vaccinazione”.

Diffusione

La poliomielite è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale. Colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. E’ stata descritta per la prima volta da Michael Underwood, medico britannico, nel 1789. Registrata in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti. La diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21mila casi. In Italia, nel 1958, furono notificate oltre 8mila infezioni. L’ultimo contagio americano risale al 1979. Mentre nel nostro paese è stato notificato nel 1982. La polio ha effetti più devastanti sui muscoli delle gambe che su quelli della braccia. Le gambe perdono tono muscolare e diventano flaccide, una condizione nota come paralisi flaccida.

Contagio

In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Nella forma più grave (quella bulbare) il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali. Riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. Il contagio avviene per via oro-fecale. Attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati. Tramite la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani. La polio colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età. Anche i soggetti immunizzati possono venire infettati dal virus, senza svilupparne i sintomi, e trasmetterlo ad altri. Data la ridotta probabilità che un individuo infettato sviluppi sintomi chiari e visibili, come la paralisi, la catena di trasmissione può allargarsi rapidamente, soprattutto in assenza di misure igieniche adeguate. L’1% dei malati di polio sviluppano la paralisi, il 5-10% sviluppa una forma di meningite asettica, il restante 90% circa sperimenta solo sintomi simili a una influenza e ad altre infezioni virali. Non sono chiari, riferisce l’Istituto superiore di sanità (Iss), i motivi che portano un individuo a sviluppare la forma più grave di polio.

Sos poliomielite

Ora il Pakistan ha lanciato la prima campagna anti-poliomielite dell’anno, rivolta a 44,2 milioni di bambini sotto i 5 anni. Il Pakistan e l’Afghanistan sono gli unici due Paesi al mondo in cui la polio, che colpisce il sistema nervoso dei bambini e alla fine porta alla paralisi, continua a minacciare la salute e il benessere dei bambini. Il premier pakistano Shahbaz Sharif ha dato il via alla campagna nazionale somministrando gocce antipolio ai bambini nella capitale, Islamabad, affermando che il Pakistan è purtroppo tra i pochi Paesi che ancora soffrono della malattia. L’anno scorso sono stati segnalati 20 casi nell’area tribale del Nord Waziristan, anche se la malattia è stata contenuta tra gli altri bambini grazie alla vaccinazione, ha detto Sharif.

Oms su poliomielite

Verranno immunizzati circa 44 milioni di bambini in 156 distretti. Questa cifra include 22,54 milioni di bambini nel Punjab.10,1 milioni nel Sindh e 7,4 milioni nelle province di Khyber Pakhtunkhwa. Sharif ha dichiarato che il suo governo, insieme ad altre parti coinvolte, tra cui il miliardario statunitense Bill Gates e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sta contribuendo efficacemente a sradicare la polio in Pakistan. In occasione del lancio, Sharif ha consegnato attestati di stima agli operatori polio in prima linea e ha elogiato i loro “inestimabili sacrifici”. Il Pakistan è stato testimone di frequenti attacchi alle squadre di polio e ai poliziotti schierati per proteggerle. I militanti sostengono falsamente che le campagne di vaccinazione sono una cospirazione occidentale per sterilizzare i bambini.

Giacomo Galeazzi

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