Poggio Bustone: il borgo natale di Lucio Battisti

Nel mio itinerario alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia, ho fatto tappa a Poggio Bustone. Nel Lazio vicino a Rieti si erge questo bellissimo borgo nel cuore della Valle Santa. Un magnifico posto che si affaccia sul lago Lungo e Ripa Sottile. Vicinissimo a Terni, e a ridosso del famoso Monte Terminillo, Poggio Bustone offre uno spettacolo Paesaggistico che va dalle colline alle vette. A Poggio Bustone ci sono i luoghi del perdono Francescano, l’Arco del Buongiorno Santuario Francescano, l’Eremo Francescano del 1209, il Palazzo Medioevale, le piste di decollo parapendio e deltaplano… insomma si trova di tutto arrivando qua. Il biglietto da visita di questo Paese che si trova a un’altezza di circa 750 metri, è che salendo ci sono i giardini di marzo, una vera terrazza con alberi e fiori. dove è stata eretta la statua dedicata all’immenso Lucio Battisti. Lui e la sua fedele chitarra.

Lucio Battisti è il simbolo della musica popolare italiana, della canzone d’autore, che grazie al connubio con Mogol ha creato quei brani che tutt’oggi cantano i giovanissimi. Quei brani erano avanti anni luce. E’ per scoprire tutto su Lucio bisogna assolutamente venire qua. In via Roma c’è la sua casa Natale, il balcone da dove con la sua chitarra componeva le canzoni che sarebbero divenute poco dopo i più grandi successi di sempre. E ogni scalino riporta una frase differente di una canzone di Lucio. In fondo alla via abita Ida Battisti, cugina di Lucio che mi racconta degli aneddoti particolari, tipo che lei conserva ancora il foulard regalatole dalla zia (madre di Lucio), uno dei tanti che usava Battisti durante le sue esibizioni. Ciò che emerge fin da subito è la semplicità, il contesto genuino dove Battisti è nato è cresciuto, gente umile e unita, queste le caratteristiche dei “Poiani” (come sono chiamati gli abitanti di Poggio Bustone). Gente molto ospitale e accogliente. Ci si emoziona quando Ida mi dice “era bravo fin da piccolo…suonava sempre… e poi si è vista la sua bravura eccome”. A Poggio Bustone una delle feste storiche, è la sagra della porchetta che si svolge a ottobre. Perché qua i prodotti enogastronomici sono di alta qualità, tutto di zona a chilometro zero. Tra i vari eventi la marcia della Pace che si svolge il 2 agosto.

L’associazionismo è molto presente qui, come per esempio “il cammino di San Francesco”. Panorama stupendo e un Paese tranquillo. La sua perla è il Santuario di San Giacomo da dove si può osservare dall’alto tutta la valle fino al lago di Piediluco della città di Terni. Addentrandosi nei vicoli c’è Piazza Regina Elena, una perla, dove c’è una fontana bellissima tutta da scoprire col il simbolo di Poggio Bustone, rappresentano dalle sei montagne e due bastoni incrociati. Pensare che in questo posto ha vissuto il grande Lucio lo rende ancor più magico. Il luogo dove molti dei brani che conosciamo son stati scritti, crea un’atmosfera vicolo dopo vicolo emozionante. Altra cosa particolare è il dialetto, i Poiani mi dicono che già nella parte inferiore di Poggio Bustone, nella frazione San Pietro sottostante già varia. E questa è la forza e la particolarità dei nostri borghi, la conservazione del dialetto del tutto diverso a soli pochi chilometri. Insomma, Poggio Bustone è una di quelle mete da prefissarsi, molta la gente che venendo se ne è innamorata fino a comprarcisi casa, ed entrare nello stile di vita di questo borgo dove tutto scorre più lento e si riscopre la natura oltre che la buona e bella musica. Venite a scoprire tutti Poggio Bustone!

Ivan Cardia: