La sicurezza sul lavoro sta ad indicare le condizioni necessarie per il raggiungimento del benessere, della sicurezza e della salute dei lavoratori attraverso l’adozione di specifiche normative miranti a salvaguardare l’incolumità dei lavoratori con l’obiettivo di ridurre al minimo gli infortuni e le malattie professionali.
La Costituzione e la tutela del lavoro
Rispetto a questo tema, la Costituzione della Repubblica italiana, promulgata il 1° gennaio 1948, all’articolo 1 che recita “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, sancisce l’importanza di questo tema e lo eleva a nucleo fondamentale della struttura statuale. Oltre a ciò, la legge fondamentale dello Stato, dagli articoli 36 al 41, introduce diverse garanzie a tutela del lavoro con l’obiettivo di garantire la tutela dei lavoratori, la rappresentanza sindacale e l’eguaglianza sociale nell’ottica di consentire il pieno sviluppo della personalità.
Lo Statuto dei lavoratori
In materia di lavoro e tutela della sicurezza dei lavoratori, dopo la Costituzione, la fonte normativa più importante è rappresentata dalla legge n.300 del 1970, meglio conosciuta come Statuto dei Lavoratori, che, articolata in sei titoli, ha espresso la volontà del legislatore di tutelare il lavoratore come parte più debole nel rapporto di lavoro con l’obiettivo di salvaguardare la pace sociale e l’ordinato perseguimento dell’unitario fine produttivo dell’organizzazione imprenditoriale. Oltre a ciò, lo stesso, ha introdotto importanti modifiche sul piano delle condizioni di lavoro e nei rapporti tra datore di lavoro e lavoratori con sostanziali modifiche nel campo delle rappresentanze sindacali che, ancora oggi, costituiscono la base in materia di diritto di lavoro nel nostro paese.
Pandemia e lavoro
La pandemia da Covid-19, negli ultimi due anni, ha profondamente mutato il mondo del lavoro ed ha provocato innumerevoli effetti in materia di sicurezza. In particolare, la stessa, ha evidenziato la profonda debolezza del mercato del lavoro ed una contestuale necessità di ulteriori misure di sicurezza al fine di garantire il contenimento del contagio e salvaguardare la salute dei lavoratori. A titolo di esempio, si pensi che, secondo le ultime statistiche pubblicate da Inail, nei primi otto mesi del 2021, in Italia, i decessi sul luogo di lavoro sono stati 772 e le denunce di infortuni hanno subito un incremento pari all’8,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli ultimi interventi normativi e l’impegno della Cisl
Rispetto al tema della sicurezza sul lavoro e agli ultimi interventi normativi in merito, contenuti nel cosiddetto decreto fiscale che prevedono, tra l’altro, l’estensione delle competenze dell’ispettorato nazionale del lavoro e l’assunzione di nuove unità da destinare all’ispettorato del lavoro, il Segretario Confederale della Cisl Angelo Colombini ha dichiarato: “’Il decreto fiscale contiene importanti provvedimenti per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro oltre al positivo finanziamento della copertura contributiva dei periodi di quarantena, per i quali è importante che i criteri e le griglie non vengano ristrette” ed osserva che ”si tratta di un pacchetto di misure concordate con il Governo che va indubbiamente incontro alle nostre richieste, frutto della mobilitazione messa in campo dal sindacato in questi mesi contro il fenomeno grave degli incidenti sul lavoro”. Egli ha inoltre definito ”importanti le nuove assunzioni all’Ispettorato nazionale sul lavoro” ma ha auspicato ”una stretta collaborazione tra INL, Asl e Inail valorizzando anche le competenze dei tre enti” visto che ”il decreto interviene con una serie di norme che consentiranno di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero”.