Una storica “due giorni” con papa Francesco a tutela dell’infanzia. Appello della Gmb (Giornata mondiale dei bambini) per non dimenticare i piccoli ai quali “è rubata l’infanzia con crudeltà”. Il Vaticano è al lavoro per il meeting internazionale che si terrà il 25 e 26 maggio a Roma. Arriveranno anche ragazzi dalle zone di guerra, dalla Palestina all’Ucraina, dall’Afghanistan alla Siria. “La Gmb sarà celebrata ad un duplice livello. Quella universale sarà celebrata a Roma. E quella a livello diocesano sarà organizzata dalle Chiese locali”,
spiega il cardinale José Tolentino de Mendonca. Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’educazione. Già oltre 100 mila le iscrizioni ai due gli eventi principali. Quello della vigilia e la messa della domenica. Ad entrambi parteciperà il Pontefice. “Non posso non ringraziare Papa Francesco per aver istituito la prima Giornata Mondiale dei Bambini. Come coordinatore dell’iniziativa metterò tutto il mio entusiasmo e la mia capacità di sognare- afferma padre Enzo Fortunato-. E chi più dei bambini può insegnarci a farlo? E quale sogno più grande della pace? Ripartiamo da loro, dalla loro semplicità e voglia di futuro. E dalle parole del Signore tratte dall’Apocalisse che papa Francesco ha scelto come tema e motto per la prima edizione della giornata: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose'”.
A difesa dell’infanzia
“Papa Francesco ha indetto nel mese di maggio la prima Giornata Mondiale dei Bambini in un tempo di guerra e scarsa attenzione per l’ambiente – osserva il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo -. C’è bisogno di dare la parola alle giovani generazioni. Lo dimostra anche il felice svolgimento dell’incontro nell’Aula Paolo VI con Papa Francesco e migliaia di bambini provenienti da tutto il mondo, lo scorso 6 novembre. Occorre ascoltare i bambini perché la loro voce è un convinto ed esplicito ‘no’ alla guerra e alla distruzione della natura. Le nostre comunità in Europa, Africa, America Latina e Asia, con le loro Scuole della Pace, si stanno preparando a questa Giornata. Perché sia l’occasione opportuna per rimettere al centro dell’attenzione del mondo i bambini, che sono il presente e il futuro dell’umanità”. Tra gli organizzatori dell’evento, anche la cooperativa Auxilium e una fitta rete di collaborazioni, da Trenitalia alla Figc. La Gmb avrà tre percorsi: spiritualità, solidarietà e cultura. Fervono i preparativi per gli eventi previsti. Il 25 maggio ci si incontrerà al Circo Massimo. A indicare gli obiettivi dell’evento è il messaggio-appello del Papa.
Il segreto della felicità
“Il segreto della felicità è pregare tanto – raccomanda il Papa ai bambini-. Non dimenticare chi di voi, ancora così piccolo, già si trova a lottare contro malattie e difficoltà, all’ospedale o a casa. Chi è vittima della guerra e della violenza. Chi soffre la fame e la sete. Chi vive in strada. Chi è costretto a fare il soldato o a fuggire come profugo, separato dai suoi genitori. chi non può andare a scuola, chi è vittima di bande criminali, della droga o di altre forme di schiavitù, degli abusi. Insomma, tutti quei bambini a cui ancora oggi con crudeltà viene rubata l’infanzia. Ascoltateli, anzi ascoltiamoli. Perché nella loro sofferenza ci parlano della realtà, con gli occhi purificati dalle lacrime. E con quel desiderio tenace di bene che nasce nel cuore di chi ha veramente visto quanto è brutto il male”. Jorge Mario Bergoglio ricorda ai bambini di mettersi sempre in ascolto degli adulti. “Ascoltare sempre con attenzione i racconti dei grandi. Delle vostre mamme, dei papà, dei nonni e dei bisnonni!”, esorta il Pontefice. Fondamentale è poi il valore dell’amicizia: “E’ bellissima e cresce solo così. Nella condivisione e nel perdono, con pazienza, coraggio, creatività e fantasia. Senza paura e senza pregiudizi”. Il Pontefice confida ai bambini un “segreto importante”. Per essere davvero felici “bisogna pregare, pregare tanto, tutti i giorni”. Perché “la preghiera ci collega direttamente a Dio. Ci riempie il cuore di luce e di calore e ci aiuta a fare tutto con fiducia e serenità. Anche Gesù pregava sempre il Padre. E sapete come lo chiamava? Nella sua lingua lo chiamava semplicemente Abbà, che significa Papà. Facciamolo anche noi! Lo sentiremo sempre vicino“.
Appuntamento a maggio
“Care bambine e cari bambini, sapete che a maggio ci troveremo in tantissimi a Roma, proprio con voi, che verrete da tutto il mondo!- aggiunge il Papa-. E allora, per prepararci bene, vi raccomando di pregare usando le stesse parole che Gesù ci ha insegnato: il Padre nostro. Recitatelo ogni mattina e ogni sera, e poi anche in famiglia, con i vostri genitori, fratelli, sorelle e nonni. Ma non come una formula, no!”. Intanto “apprendiamo con sofferenza i dati sul nuovo calo della natalità”, evidenzia padre Enzo Fortunato, il portavoce della Basilica di San Pietro al quale il Papa ha affidato l’organizzazione della Giornata mondiale dei bambini, che si svolgerà a maggio. I nuovi dati Istat certificano come l’inverno demografico non si fermi. Registrando un ulteriore calo delle nascite. “Il 25 e 26 maggio prossimi – osserva il francescano ricordando la due giorni che porterà a Roma e in Vaticano col Papa bambini da tutto il mondo – il messaggio del Pontefice è una ulteriore occasione per comprendere la bellezza della vita. Saremo oltre 100 mila alla Giornata mondiale dei bambini. Le adesioni arrivano a migliaia. L’entusiasmo ci sta travolgendo. Il Papa è stato profetico”. Un esempio di Chiesa in uscita. Un raduno inclusivo al quale interverranno bambini da tutto il mondo, anche dai Paesi in guerra‘
Il mandato del Papa
A Casa Santa Marta, Papa Francesco ha ricevuto il Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale dei Bambini. Con l’occasione della pubblicazione del suo messaggio dedicato all’evento. Nel salutare i presenti, il Papa ha rivolto loro alcune parole di ringraziamento, interrogandosi sulla sofferenza dei bambini, anche nelle situazioni di conflitto, sul loro sfruttamento. E augurandosi che la Giornata segni una “presa di coscienza” in questo senso. Alla Gmb, per volere del Papa, arriveranno in Vaticano anche tanti bambini dai Paesi in guerra, anche non cattolici. “Faremo tutto quello che servirà, metteremo in atto ogni iniziativa per farli arrivare”, assicura padre Enzo Fortunato, a capo dell’organizzazione della due giorni mondiale che coinciderà con l’ultima tappa del Giro d’Italia. “I bambini faranno il tifo, a noi piace pedalare”, ha chiosato padre Fortunato. L’evento è organizzato dal dicastero vaticano della Cultura. Sarà una iniezione di gioia. Il Papa ha dato una chiara indicazione: che parlino i bambini. Ci saranno rifugiati, bambini arrivati con i corridoi umanitari. Arriveranno dall’Eritrea, dalla Siria, dall’Afghanistan. Ci saranno bambini passati per la Libia. Da Haiti, dalla Palestina, dall’Ucraina, dal Sud Sudan, dal Mozambico, dalla Nigeria.
Rete
E’ all’opera una rete di diocesi, organizzazioni, associazioni che vivono in zone di guerra: da lì saranno chiamate le persone. Il cardinale Tolentino, ministro vaticano della Cultura, spiega: “Il Papa ci ha sorpreso con l’annuncio della celebrazione della prima giornata mondiale dei bambini. L’alfabetizzazione religiosa rappresenta una delle grandi sfide per la Chiesa in questo secolo. Viviamo una crisi di trasmissione che non è solo della Chiesa cattolica ma è a tutti i livelli. Questa giornata sarà un contributo per effettuare una trasmissione che sia adeguata ai bambini e che sia carica di un senso condivisibile. I bambini saranno protagonisti nell’ascolto del Vangelo e nella gioia di credere. Il Papa vuole che gli incontri diventino un momento che abbraccia la Chiesa intera con cadenza regolare“. La due giorni avrà il suo apice a Roma ma si svolgerà anche a livello diocesano. La macchina organizzativa è in piena attività. Trenitalia per la due giorni ha comunicato che metterà a disposizione oltre 30 mila posti.