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“Operazione Pane”, un’esperienza di vicinanza alle nuove fragilità

L'intervista di Interris.it a fra Gianpaolo Cavalli, direttore de “L’Antoniano”, in merito all'Operazione Pane

I dati Istat ci dicono che, nel 2022, erano oltre 5,6 milioni le persone in condizione di povertà assoluta. Purtroppo, però, anche nel 2023, complici l’inflazione e l’aumento del costo della vita, le famiglie e le persone più fragili sono sempre più in difficoltà, tanto che, la povertà è diventata un fenomeno strutturale con un incremento annuo di oltre 357 mila persone che soffrono.

L’opera dell’Antoniano

L’Antoniano è nato a Bologna nel secondo dopoguerra e, nel 1954, ha dato vita a una mensa per i poveri, a un cinema-teatro e a una scuola corale per bambini da cui nel 1959 è nato lo Zecchino d’Oro. Grazie ai proventi delle attività culturali e musicali e alla raccolta fondi, l’Antoniano sostiene attività sociali rivolte a persone che vivono in povertà, a famiglie in difficoltà e a bambini con disabilità intellettiva. In particolare, attraverso “Operazione Pane”, vengono serviti migliaia di pasti per chi si trova nel bisogno, ma parallelamente l’opera francescana si adopera per costruire o ricostruire progetti di vita per i suoi ospiti. Interris.it, in merito a quest’opera di altruismo e solidarietà, ha intervistato Fra Gianpaolo Cavalli, direttore de “L’Antoniano”.

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© Antoniano

L’intervista

Fra Gianpaolo, quali obiettivi si pone “Operazione Pane”? Che situazione avete riscontrato in riguardo alle nuove povertà?

“L’obiettivo dell’’Operazione Pane’ è di riuscire a sostenere nei loro percorsi alcune realtà francescane, presenti sul territorio italiano e non solo, che si dedicano ai poveri. Diciotto realtà, dal Piemonte alla Sicilia, e altre all’estero, come in Siria – ad Aleppo -, in Ucraina e in Romania, nell’area ai confini con quest’ultima. Ciò che queste realtà fanno in ogni luogo è il dare sostegno immediato e concreto, come ad esempio un piatto caldo preparato con cura, per coloro che non se lo possono permettere, ovvero per chi non ha una casa o non riesce a sostenere i costi delle utenze e altre situazioni di fragilità”.

Nel 2023 l’Antoniano ha scelto di stare accanto anche alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia – Romagna. Come si sta svolgendo la vostra operazione di prossimità?

“La nostra operazione di prossimità passa attraverso le suore francescane che sono presenti in quei territori. Gli aiuti sono molto mirati e contestualizzati. Abbiamo dato un grande contributo alla raccolta fondi fatta con ‘Italia loves Romagna’ per il sostegno di alcuni progetti a matrice culturale, come ad esempio scuole di musica e centri culturali nei paesi colpiti”.

In che modo, chi lo desidera, può aiutare “Operazione Pane”?

“Si può aiutare ‘Operazione Pane’ in diversi modi. In questi giorni, 27 novembre al 23 dicembre, attraverso un sms solidale al numero 45538 da telefono fisso o mobile. È poi possibile collegarsi al sito e, da lì, è possibile trovare la modalità per sostenere in maniera molto concreta questa bellissima rete di solidarietà e prossimità”.

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