La Carta Onu è inattuata in una sua parte fondamentale. Ancora oggi la persona disabile viene vista come individuo bisognoso di cure mediche. O di protezione sociale. Anziché come persona capace di rivendicare i propri diritti. E di prendere le opportune decisioni. Per essere membro attivo. E totalmente incluso nella società. Come sancisce appunto la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili.
La Carta dell’Onu
Dare voce alle persone con disabilità e ai loro diritti, sanciti dall’Onu. Questo l’obiettivo del seminario promosso a Fiumicino dalla Fondazione Foedus. Una giornata di lavori per approfondire le indicazioni della Carta dei diritti dei disabili dell’Onu. Ma anche per superare i luoghi comuni. Ha partecipato all’evento Urbano Stenta. Capo delegazione italiana alle Nazioni Unite. E redattore della Convenzione Onu. Sono intervenuti, inoltre, Mario Baccini, presidente della “ondazione Foedus e Lolita Guliman. Stefano Pessina, responsabile General Real Estate. Gianpiero Campoli, direttore del Centro Leonardo. Laura Aghilarre, vicedirettore generale della Cooperazione allo sviluppo. Paolo Falessi, fondatore del gruppo musicale “Ladri di Carrozzelle”.
Necessità del territorio
“Il tema fondamentale è quello della disabilità. E dell’attuazione della Convenzione Onu sui diritti dei disabili- afferma Baccini-. Bisogna riportare l’attenzione sulla persona. E ciò è possibile solo ripartendo dalle necessità del territorio. A partire da Fiumicino vogliamo promuovere un progetto sperimentale. Per sostenere le persone con disabilità. Applicando tutti gli articoli della Convenzione. Come sollecitato dal professor Urbano Stenta che ha contribuito a redigere la Carta Onu“. Sottolinea Stefano Pessina: “Istituzioni e parti sociali si uniscono. Per cercare di individuare sul territorio personalità significative. E per portare giorno dopo giorno l’eccellenza nel loro campo di attività“. Un passo determinante per “dare la possibilità alle persone disabili di affermarsi. E di competere all’interno della società”.
Principi inattuati
Sono già passati 12 anni dal sì del Parlamento italiano alla ratifica della Convenzione Onu. Da allora l’Italia ha fatto proprio uno strumento internazionale vincolante. Impegnandosi a garantire i principi fondamentali. E riconoscendo i diritti di pari opportunità. E di non discriminazione. Le persone con disabilità, quindi, hanno tutti i diritti degli altri cittadini. Come stabilito dalla Convenzione. La Carta Onu si compone di un preambolo e di 50 articoli. E la sua finalità è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti. E di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità.
Ostacoli
La condizione di disabilità viene ricondotta all’esistenza di barriere di varia natura. Si tratta degli ostacoli ai portatori di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali a lungo termine. Essi hanno il diritto di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società. La Convenzione dispone che ogni Stato presenti un rapporto dettagliato. Sulle misure prese per adempiere ai propri obblighi. E sui progressi conseguiti al riguardo. Perciò l’Italia ha istituito l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Con il compito di promuovere l’attuazione della Convenzione. E di elaborare un report. In collaborazione con il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani (Cidu). I risultati vengono trasmessi all’Onu attraverso il ministero degli Esteri.
.