Non udenti, progetto per l’accessibilità. Al via in Umbria e nelle Marche il piano per la sensibilizzazione. L’accessibilità e L’indipendenza. L’iniziativa è finalizzata a migliorare la qualità della vita di oltre 1.600 persone sorde umbre e marchigiane. Attraverso l’erogazione di servizi essenziali.
Per i non udenti
Il progetto si chiama Sais. E cioè “Sensibilizzazione, accessibilità e indipendenza delle persone sorde”. Vi collaborano le Regioni Umbria e Marche. E l’Ente nazionale sordi (Ens). Il progetto è stato presentato a palazzo Raffaello di Ancona. Sede della Giunta regionale marchigiana. Nel piano sono previste azioni finalizzate all’abbattimento delle barriere. Ossia degli ostacoli culturali e comunicativi che impediscono o limitano in concreto un diritto fondamentale. Quello all’inclusione. E alla partecipazione attiva nella società della popolazione sorda. Spiega l’assessore umbro alla Salute, Luca Coletto, “Grazie a questo progetto abbiamo ora a disposizione maggiori risorse. Per promuovere e garantire il rispetto di principi di assoluta importanza. Quelli sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Nella fattispecie dei diritti delle persone sorde. E con ipoacusia”.
Stop barriere
Il progetto è interamente finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. L’importo è pari a 349.500 euro. Il piano è stato avviato a partire dal 19 aprile del 2020. Dai Consigli regionali dell’Ens Marche e dell’Ens Umbria. Alla presentazione dell’iniziativa sono intervenuti anche i rispettivi presidenti. Diego Pieroni e Luciana Rossetti. I quali hanno spiegato nei dettagli le varie azioni. Sottolineando che è “un bel passo in avanti. Per abbattere le barriere di comunicazione. E verso conquiste future”.
Collaborazione
L’iniziativa, secondo Coletto, costituisce un rilevante esempio di cooperazione interregionale. Grazie anche alla proficua sinergia con le due associazioni umbra e marchigiana dell’Ente nazionale sordi. “Ciò- aggiunge- rafforza ulteriormente la collaborazione che abbiamo da tempo avviato con la Regione Marche. Proprio in ambito sanitario”. Per l’assessore alla Salute delle Marche, Filippo Saltamartini, “è interessante che due regioni piccole ma grandi nei progetti abbiano voluto percorrere un percorso di questo tipo. Per raggiungere obiettivi di eguaglianza che spesso vengono sollecitati dalle associazioni. Ma che non riescono poi a raggiungere i risultati sperati“.
Sistemi
Tre sono le azioni con le quali è articolato il progetto Sais. Come prima cosa saranno attivati sportelli di segretariato sociale. All’interno di ogni sezione provinciale con assistenza gratuita. Metteranno a disposizione personale formato. Che, grazie alla possibilità di utilizzare sistemi di video chiamata, potrà rispondere in qualsiasi momento. Sono poi previsti anche servizi di interpretariato Lis (lingua dei segni). E di mediazione linguistico-culturale. Forniti sia a distanza che in presenza. I servizi saranno gratuiti. E potranno essere richiesti sia da persone sorde sia udenti. Attraverso l’apposita piattaforma. O l’applicazione. Entramberealizzate per il progetto Sais.
Percorsi di formazione
Infine, anche percorsi di formazione. Destinati ai dipendenti delle principali strutture ospedaliere delle due regioni. Il difficile anno che è stato affrontato ha reso ancor più urgente migliorare l’accesso ai servizi sanitari. Da parte delle persone sorde, che hanno visto ulteriormente e gravemente ridotta la loro possibilità di comunicare con le persone udenti. A causa della necessità da parte di tutti di utilizzare mascherine protettive anti-Covid.