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Tirocini formativi a Napoli come opportunità di lavoro per le persone con disabilità

Giovani con sindrome down tra i dipendenti di "Casa Infante". Ilaria è stata assunta il 1° settembre. E dopo solo un mese è già perfettamente integrata nello staff

Laboratorio sociale a Napoli per colmare un drammatico gap italiano. In Italia ci sono circa un milione di persone disabili disoccupate. O in cerca del primo impiego  Con scarse probabilità di trovare rapidamente un posto. La situazione occupazionale dei disabili, infatti, è stata aggravata dalla pandemia. Su 100 persone di 15-64 anni con disabilità solo 35,8 sono occupati. Si tratta di soggetti comunque abili al lavoro. Pur avendo nella vita quotidiana limitazioni nelle funzioni motorie. O sensoriali essenziali nella vita quotidiana. Oppure disturbi intellettivi o del comportamento. L’inclusione lavorativa è uno dei temi fondamentali per le persone con disabilità. A ribadirlo è Enrico Seta. Presidente dell’Agenzia nazionale disabilità e lavoro (Andel). Per la Costituzione l’Italia è fondata sul lavoro. E il lavoro non dà solo il reddito. Ma anche la dignità. E il “sentirsi parte attiva di una comunità“. Avere un’occupazione per un soggetto disabile migliora l’autonomia. Favorendo progetti di vita indipendente.
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Laboratorio Napoli

Nell’Ue il tasso medio Ue di occupazione delle persone disabili supera il 50%. Cioè quasi 20 punti percentuale in più dell’Italia. “Il sistema pubblico di collocamento non riesce a realizzare più di 20, 30 mila inserimenti l’anno. La realtà italiana è peggiore di quanto non dica questa differenza – evidenzia Seta–. Poiché è molto alta l’età media delle persone disabili occupate in Italia (59 anni)”. Per questo ha un grande significato l’attività sperimentata nel capoluogo campano. Un’ originale esperienza a Napoli per l’occupazione delle persone con disabilità. Ilaria, 31 anni, al banco della gelateria di “Casa Infante” a Piazza Vanvitelli a Napoli. È solo la prima dipendente con la sindrome down inserita in un progetto del marchio napoletano. Con punti vendita anche a Caserta e Milano. Grazie alla partnership con “La Bottega dei Semplici Pensieri ODV”. Da quattro anni in Italia sono in vigore le assunzioni obbligatorie di lavoratori disabili. Ciò vale per le aziende con più di 14 dipendenti. Queste imprese devono riservare una quota di assunzioni alcune tipologie di lavoratori. E cioè invalidi civili. Invalidi del lavoro. Invalidi per servizio. Ex dipendenti pubblici, compresi i militari. Invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni. Non vedenti. Sordomuti. E altre categorie protette.
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Casa Infante a Napoli

All’origine dell’iniziativa partenopea c’è la collaborazione con l’associazione no profit. Una realtà solidale costituita da familiari di persone down. O con lieve deficit intellettivo. Da ciò è nato il programma pilota. “Casa Infante” ha ottenuto, dunque, il finanziamento della Regione Campania. “Garanzia giovani”, infatti, permette l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili con contratto di tirocinio formativo per 12 mesi, In modo totalmente gratuito per l’impresa. “Ilaria è stata assunta il 1° settembre. E dopo solo un mese è già perfettamente integrata nello staff di Casa Infante. Grazie a questa esperienza adesso saranno programmati altri inserimenti lavorativi in altre nostre sedi”, afferma l’amministratore del gruppo Marco Infante. All’incontro di presentazione dell’iniziativa ha partecipato ieri Ilaria Buonanno.  Con lei l’amministratore di “Casa Infante” Marco Infante. E la presidente della “Bottega dei semplici pensieri” Mariolina Trapanese. E’ stata anche un’occasione per illustrare “la validità del progetto”. Nel quale potrebbero essere coinvolte “sempre più imprese in Campania“. 

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Garanzie

Vige, quindi, l’obbligo di assumere una quota di lavoratori invalidi o disabili. In modo da garantire loro la non esclusione dal mercato del lavoro. La legge riguarda tutte le aziende che occupano 14 dipendenti. Dal giorno successivo al raggiungimento di quota 15 lavoratori occupati. O quando si libera un posto già coperto da disabile. Dalla data di assunzione del 15° dipendente l’azienda ha 60 giorni di tempo per adempiere all’obbligo. Fino al 2018, invece, c’era una finestra di tolleranza. Per il mancato o tardivo inadempimento è prevista una sanzione amministrativa di 154 euro per ogni giorno di non copertura. Le aziende che hanno un tasso Inail superiore al 60 per mille possono optare per l’esonero. Pagando un importo giornaliero ridotto di 30 euro per ciascun lavoratore non assunto.

Incentivi

Il Job Act ha istituito nel 2015 anche il cosiddetto “Collocamento mirato invalidi“. Qui confluiscono tutti i dati dei datori di lavoro pubblici e privati. E dei lavoratori disabili beneficiari del collocamento obbligatorio. E a tale elenco le ditte possono accedere. Inoltre al datore di lavoro che assume un lavoratore appartenente alle categorie protette spetta un incentivo economico. Calcolato sulla retribuzione mensile lorda. Per assunzione di lavoratori a tempo indeterminato – con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%– spetta un incentivo pari al 70% della retribuzione mensile lorda ai fini previdenziali. Se con riduzione compresa tra il 67% e il 79% spetta un incentivo pari al 35% della retribuzione lorda. Per assunzione di lavoratori con disabilità psichiche ed intellettiva con riduzione della capacità lavorativa superiore la 45% spetta una agevolazione pari al 70% della retribuzione

 

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