Diritto di muoversi
La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità riconosce
libertà di movimento. Affinché siano libere di lasciare qualunque paese, incluso il proprio. Non siano private, arbitrariamente o a motivo della loro disabilità, del diritto di
entrare nel proprio paese. Le Nazioni Unite sollecitano i governanti ad assicurare alle persone con disabilità l’accesso ad una serie di servizi a domicilio o residenziali. E ad altri
servizi sociali di sostegno. Compresa l’assistenza personale necessaria per consentire loro di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione.
L’Onu chiede ai singoli Stati misure efficaci a garantire alle persone con disabilità la mobilità personale con la maggiore autonomia possibile. Provvedendo in particolare a facilitare la
mobilità personale delle persone con disabilità nei modi e nei tempi da loro scelti e a costi accessibili.
Servizi di mediazione
L’obiettivo della Convenzione Onu è, inoltre, quello di agevolare l’accesso
da parte delle persone con disabilità ad ausilii per la mobilità, apparati ed accessori, tecnologie di supporto. A forme di assistenza da parte di persone o animali e
servizi di mediazione di qualità, in particolare rendendoli disponibili a costi accessibili. Occorre fornire alle persone con disabilità e al personale specializzato che lavora con esse una formazione sulle tecniche di mobilità. E’ necessario incoraggiare i produttori di ausilii alla mobilità,
apparati e accessori. E tecnologie di supporto a prendere in considerazione tutti gli aspetti della mobilità delle
persone con disabilità. Numerosi gli esempi virtuosi. In Lombardia, per esempio, l
‘offerta di itinerari turistici del comune di Gavirate comprende un percorso in battello accessibile alle persone con disabilità motorie. Con partenza dal parco Folaga Allegra. Navigazione sul lago di Varese con veduta dell’Isolino Virginia e rientro al parco Folaga Allegra.
Turismo accessibile
“Ottima anche la proposta di tour attenta alle necessità dei disabili, che devono assolutamente avere tutta la nostra attenzione anche in ambito turistico“, sottolinea Mazzali. Dalle origini antichissime, la cittadina di Gavirate si trova in una posizione privilegiata. Abbracciata alle spalle dalle Prealpi varesine, si specchia nelle acque del lago di Varese ed è punto di collegamento con l’Isolino Virginia, sito Unesco dal 2011 per i ritrovamenti archeologici di abitati palafitticoli del Neolitico. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi centri storici (le frazioni di Voltorre e Oltrona al Lago con la località Groppello e i nuclei di Armino, Pozzolo e Fignano). E di testimonianze storico-artistiche. Tra cui l’antico Chiostro benedettino di Voltorre, tra i complessi monastici meglio conservati in Lombardia. Fin dalla preistoria, Gavirate è stata un crocevia tra l’Oltralpe e la Pianura padana. E questo ne ha consolidato la vocazione commerciale, testimoniata dalla presenza del mercato comunale del venerdì, istituito nell’anno 1539 e attivo ancora oggi.
Free Wheels
Un viaggio su una Harley Davidson, che in 10 giorni toccherà tutte le regioni italiane, per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni. Sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione delle persone con disabilità. E’ l’iniziativa che vede impegnata una giovane imprenditrice veneta, Jesusleny Gomes, di origine brasiliane, partita nei giorni scorsi da Verona. Si tratta della conclusione del progetto dell’associazione Free Wheels, nel quale 10 ragazzi in carrozzina hanno attraversato il Veneto. Per promuovere il turismo lento e l’accessibilità per tutti. L’iniziativa ha raccolto il plauso del presidente del Veneto, Luca Zaia. “Ispirata da quel cammino – commenta Zaia, riferendosi a Free Wheels – Jesusleny porterà ora il messaggio in tutte le regioni d’Italia. Sensibilizzando su questi temi così importanti. Bravi a tutti i veneti che scelgono di diventare ‘ambassador‘ della nostra terra. recando messaggi di positività in Italia e all’estero“.