L’ultimo intervento a Dnipro: Msn in soccorso delle ferite interiori della guerra. L’organizzazione umanitaria fornisce supporto psicologico ai sopravvissuti agli attacchi missilistici. Un missile russo ha colpito una struttura medica a Dnipro, in Ucraina. Uccidendo e ferendo adulti e bambini. Medici Senza Frontiere (MSF) risponde ai bisogni delle persone ferite e fornisce un primo soccorso psicologico. Inoltre, a causa del massiccio afflusso di pazienti, sono stati forniti farmaci all’ospedale. Gli attacchi alle strutture mediche e al personale “sono inaccettabili e devono cessare“, è la richiesta di Msf. Le parti in conflitto devono prendere “tutte le precauzioni necessarie”. Per risparmiare strutture sanitarie e civili dagli attacchi.
Allarme Msf
Gli attacchi alle infrastrutture energetiche stanno mettendo in pericolo milioni di civili. E il conflitto impedisce alla popolazione di accedere a un’adeguata assistenza sanitaria, osservano i team di Medici Senza Frontiere (Msf) in Ucraina. Le equipe sono composte da oltre 800 operatori umanitari. Per la gran parte ucraini. Impegnati in diversi progetti in tutto il Paese. Dal treno medicalizzato che evacua feriti di guerra ai progetti per la riabilitazione dei sopravvissuti alle torture a Kiev. Soprattutto nell’est e nel sud dell’Ucraina, in particolare nelle aree di nuovo sotto il controllo dell’Ucraina, i bisogni di anziani, malati cronici e persone con disabilità sono immensi. Complessivamente sono cinque milioni le persone sfollate all’interno del Paese e migliaia di abitanti, la maggior parte anziani e persone con disabilità, vivono in rifugi o case danneggiate spesso senza luce, riscaldamento, acqua, cibo e medicine. “Curiamo anziani che hanno vissuto più di 6 mesi sotto il controllo delle forze armate russe e sotto bombardamenti costanti, senza luce, gas e connessione. Questo conflitto ha avuto un impatto devastante sulle condizioni dei pazienti sia a livello psicologico che fisico”, racconta Gino Roberto Manciati, responsabile medico di Msf a Kharkiv.
Assistenza di base
Le cliniche mobili di Msf forniscono a Kharkiv assistenza sanitaria di base, supporto psicologico e servizi per la salute sessuale e riproduttiva. Durante i combattimenti, che possono durare settimane, l’assistenza medica di base per i civili è spesso inesistente. Msf lavora nelle aree della linea del fronte per curare i feriti ed evacuare i pazienti. “Attualmente Msf è presente nel Donbass, a ridosso della linea del fronte. Lavoriamo in un pronto soccorso in cui abbiamo trattato quasi 1250 feriti gravi e trasportato in ambulanza più di 1600 pazienti dall’inizio della guerra per ridurre il carico degli ospedali più vicini al fronte“, afferma Enzo Porpiglia, capo progetto di Msf per il Donbass. Anche il treno di Msf, adibito a clinica d’urgenza e con un’unità di terapia intensiva a bordo, trasferisce i pazienti dagli ospedali nelle aree del conflitto verso aree più sicure. Da marzo 2022 ha effettuato 90 trasferimenti. Evacuando 2.774 pazienti. Tra i trasferimenti più drammatici quello subito dopo l’attacco alla stazione di Kramatorsk, lo scorso aprile.
Occupazione militare
Medici Senza Frontiere (MSF) denuncia la distruzione massiccia e diffusa delle strutture sanitarie in Ucraina. E la grave difficoltà di accesso all’assistenza medica per la popolazione sotto l’occupazione militare russa. MSF esorta tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e l’obbligo di proteggere la popolazione civile, le infrastrutture e di garantire l’accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per le persone che ne hanno bisogno. “Il nostro staff ha visto ospedali, case, scuole, negozi e parchi giochi ridotti in macerie. In alcune delle città e dei villaggi in cui lavoriamo, la distruzione è stata assoluta. Lungo i mille chilometri di linea del fronte in Ucraina, alcune aree sono state letteralmente cancellate dalla mappa“, dichiara Christopher Stokes. Responsabile dei programmi di Msf in Ucraina. Dopo l’escalation del conflitto nel febbraio 2022, i team di MSF si sono immediatamente attivati per valutare i bisogni medici e umanitari della popolazione in 161 città e villaggi delle regioni di Donetsk e Kherson. E per fornire supporto medico a chi vive vicino alle linee del fronte. Nonostante il tentativo di lavorare su entrambi i lati del fronte, Msf è stata in grado di operare solo nelle aree sotto il controllo ucraino. Con la conseguente possibilità di osservare la situazione solo in queste zone.
Testimonianze Msf
Le testimonianze degli operatori sanitari e dei pazienti vissuti sotto l’occupazione russa dimostrano una forte limitazione dell’accesso ai farmaci essenziali, alle cure o alle strutture mediche. Conferme che arrivano anche dalle cartelle cliniche delle 11.000 consultazioni mediche eseguite da MSF tra novembre 2022 e febbraio 2023, in cui la maggior parte dei pazienti hanno avuto bisogno di trattamenti per malattie croniche rimaste incurate per mesi. Secondo quanto riferito dai pazienti, le persone non sono state in grado di accedere all’assistenza sanitaria per restrizioni di movimento, per la distruzione su larga scala delle strutture sanitarie o a causa delle azioni imprevedibili di alcune unità russe. I pazienti hanno anche raccontato che le strutture mediche e le farmacie rimaste in piedi sono state saccheggiate e che la fornitura di medicinali non è stata garantita dalle forze di occupazione, come confermato dalle condizioni di salute di molti pazienti di MSF che risultano non essere stati curati per mesi.
Protezione dei civili
Medici senza frontiere ricorda alle parti in conflitto l’obbligo di proteggere i civili e le infrastrutture. Gli ospedali e le strutture sanitarie non devono mai essere un obiettivo. Le parti in conflitto devono anche consentire la fornitura regolare di medicinali salvavita, presidi medici e garantire un accesso sicuro all’assistenza umanitaria indipendente. Msf, presente in Ucraina dal 1999 e a est del paese dal 2014, fin dal primo giorno di guerra è in azione per fornire una risposta d’emergenza. Oggi MSF lavora a Apostolove, Dnipro, Fastiv, Ivano-Frankivsk, Kharkiv, Konstiantynivka, Kropyvnytskyi, Kryyih Rih, Kyiv, Lviv, Lyman, Mykolaiv, Odessa, Pokrovsk, Sloviansk, Ternopil, Uzhhorod, Zaporizhzhia e Zhytomyr. MSF fornisce servizi di supporto medico incluso il trattamento della tubercolosi, chirurgia d’urgenza, assistenza alle vittime di violenze sessuali, fisioterapia e supporto alla salute mentale. Medici senza frontiere gestisce anche un convoglio di ambulanze e treni specializzati per l’evacuazione medica, che nel 2022 hanno evacuato 2.558 pazienti, di cui 700 con ferite da trauma.