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Mons. Soddu: “Il messaggio di san Valentino non è solo per gli innamorati”

Dalle pagine di Interris.it il commento del vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, nella memoria liturgica di San Valentino, vescovo, martire e patrono di Terni e degli innamorati

“San Valentino regalava le rose alle coppie di fidanzati. Benché non sia un fatto storico, ma una tradizione tramandata lungo i secoli, il messaggio di fondo è che il santo e Vescovo di Terni donava a quei giovani il profumo della vita, simboleggiato nella regina dei fiori: la rosa. Agli innamorati di oggi, così distanti cronologicamente dalla vita terrena del santo, auguro che possano sentire il profumo della vita, il profumo autentico che nasce dalle buone relazioni per poi sbocciare nell’amore autentico. Che non si dona una volta per tutte: l’amore va anche accolto, dato e costruito assieme ogni giorno”.

E’ questo l’augurio lanciato dalle pagine di Interris.it del vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, nella memoria liturgica di San Valentino, vescovo, martire e patrono di Terni e degli innamorati.

San Valentino. Foto: diocesi di Terni-Narni-Amelia

“Il messaggio di san Valentino è attuale ancora oggi, anche in una società consumistica come è quella contemporanea. Il suo è infatti il messaggio evangelico: San Valentino, in quanto vescovo e quindi attento al gregge che il Signore gli ha affidato, incarna quella che è la figura di Gesù Buon Pastore. Quindi, in una società consumistica come la nostra, il suo compito è quello di riproporre il sempre fresco messaggio del Vangelo che parla di essenzialità, di prossimità. Ma non di un’essenzialità volta all’essere minimalisti, quanto piuttosto all’essenzialità propria della vita: nella misura in cui si cerca di condividere con gli altri, si esprime la vera carità. Questo dal punto di vista strettamente pastorale”.

“Se poi vogliamo allargare il discorso alla pastoralità all’interno della socialità, San Valentino esprime il senso profondo della cordialità, dell’amorevolezza, della fraternità, di tutti quegli aspetti che poi hanno caratterizzato la sua persona sino ad arrivare (molto più avanti nei secoli) a identificarlo come il santo degli innamorati. Una definizione semplicistica, perché prima di tutto lui è colui che incarna con la sua vita l’amore autentico: quello di Dio per noi creature. E non può essere diversamente poiché egli è un Vescovo”.

“In una società materialista come la nostra – conclude mons. Soddu – san Valentino ci riconduce ai valori eterni dello spirito. Che poi sono estremamente concreti. Nella misura in cui non si avverte la concretezza del messaggio evangelico, l’umanità distrugge se stessa. San Valentino, così attento a ogni tipo di sana relazione, sia per tutti noi un esempio affinché comprendiamo quanto siano centrali nella vita delle persone le buone relazioni, ossia quelle che mirano alla comunione e non alla divisione; all’edificazione e non alla distruzione; quelle che cercano di costruire ponti e non di innalzare muri”.

Il videomessaggio del vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu, nella memoria liturgica di San Valentino.

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