E’ partito il Meeting di Rimini, la 45° edizione che quest’anno riflette sulla domanda: “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”. L’inaugurazione con l’intervento del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme e dei Latini, introdotto e intervistato dal presidente del Meeting Berhard Scholz. Abbiamo intervistato il direttore Emmanuele Forlani.
Il Meeting vuole anche quest’anno rilanciare questa ricerca di essenziale e documentare che un essenziale c’è sempre ed è tra le nostre mani. Un tema caro anche a Papa Francesco come conferma il messaggio del Santo Padre giunto al Meeting attraverso cardinale segretario di Stato Pietro Parolin: È Gesù l’essenziale e ritornare a Lui “è la condizione per immergersi davvero nella storia, per affrontarla senza fuggirne le sfide, per trovare il coraggio di rischiare e di amare anche quando sembra che non ne valga la pena”. Il Papa quindi ci invita a farci prendere “coscienza di sé stesso, del prossimo e della realtà”, “a farsi mendicanti dell’essenziale”, in una parola essere cercatori dell’essenziale.
Un tema che ci riporta a riflettere sulla figura di San Francesco che dell’essenziale aveva fatto un abito di vita. Quell’essenziale di cui si è innamorato da giovane lo stesso card. Pizzaballa, che nel corso del suo intervento ha ricordato che “il rischio è pensare a Gesù come un’entità astratta, mentre non c’è nulla di più reale dell’incontro con Cristo e oggi quell’incontro significa chiedermi continuamente cosa Gesù mi dice, cioè deve diventare il criterio di lettura delle situazioni di dolore, divisione, fatica, per trasferire quest’esperienza alla mia comunità, in un contesto lacerato”.
Di San Francesco si continua a parlare al Meeting nella prima giornata con Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi. E poi in serata la parte artistico-comica con lo spettacolo di Giovanni Scifoni
Uno degli elementi che caratterizzano il meeting in questi 45 anni ci riporta davvero all’essenziale. Volontari, visitatori e ospiti lo testimoniano venendo qui dove camminando e visitando i diversi padiglioni, si respira davvero un’aria di amicizia e di condivisione che va al di là di tutto quello che è stato preparato.
I temi della settimana sono tanti. Si parla di lavoro, di sostenibilità, di testimonianze del passato e del presente. Particolare attenzione anche al tema della Pace e del dialogo attraverso testimonianze dalla Russia, dall’Ucraina, dagli Stati Uniti e da altri Paesi.
Testimonianze come quello dello stesso Pizzaballa che ha parlato della guerra e di futuro. “Il rifiuto dell’altro oggi si respira ovunque. La guerra finirà – ha detto – e spero che coi negoziati si arrivi a qualcosa anche se ho un po’ di dubbi ma sappiamo tutto che questo negoziato è l’ultimo e che se treno se non arriva un cessate il fuoco è drammatico, si ha una degenerazione. Ci è rimasta solo la preghiera“.
Ci aspetta una settimana di fiera intensa con circa 120.000 metri quadrati di superficie da percorrere, 140 convegni da scegliere con circa 450 relatori tra italiani e stranieri da ascoltare, in presenza ma anche in diretta streaming e on demand.