Mare Aperto, la sicurezza tra diritto umanitario e politica internazionale

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L’esercitazione “Mare Aperto” è promossa dalla Marina Militare. Per la prima volta hanno partecipato allieve e allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. In qualità di consiglieri politici e legali. Si tratta del team imbarcato sulla nave ammiraglia, la portaerei “Cavour”. Una “occasione straordinaria“. Per mettere in pratica le conoscenze. Tra diritto del mare. Diritto umanitario. Politica internazionale. Diritti umani.

In mare

“Mare Aperto” è la principale esercitazione organizzata dalla Marina Militare italiana. La Scuola Superiore Sant’Anna ha partecipato per la prima volta. Contribuendo con un gruppo di allievi e allieve imbarcati sulla nave ammiraglia. La portaerei “Cavour”. Del team fanno parte Zahra Bel Arache. Allieva del master in “International Security Studies”. Anna Pagnacco. Allieva di Scienze Politiche. Alberto Baldini. Allievo di Giurisprudenza. La squadra è coordinato da Alessandro Mario Amoroso. Dottorando in “Human Rights and Global Politics“. All’Istituto Dirpolis (Diritto. Politica. Sviluppo). Della Scuola Superiore Sant’Anna. Tre le settimane di imbarco. Un’opportunità per applicare le conoscenze accademiche di diritto del mare. Diritto umanitario. Diritti umani. E politica internazionale. Assistendo lo Stato Maggiore dell’esercitazione. Su questioni politiche e temi legali. Inerenti agli sviluppi dello scenario.

Esercitazione

L’esercitazione “Mare Aperto” si tiene ogni sei mesi. Per migliorare l’efficacia e la prontezza operativa di tutte le componenti della Marina Militare. Olteché per favorire l’integrazione con le altre Forze Armate. E rappresenta anche un’occasione di rilancio dell’idea di marittimità. Nel dibattito pubblico nazionale. In questo contesto si colloca la collaborazione con atenei d’eccellenza. Tra i quali la Scuola Superiore Sant’Anna. Al fine di permettere a studentesse e studenti dell’università di vivere la realtà quotidiana della Marina Militare. E di portare innovazione allo sviluppo dell’esercitazione. Contribuendo con le competenze acquisite nei propri studi.

Obiettivi

All’esercitazione del 2021 hanno preso parte oltre 4.000 unità di personale delle Forze Armate. 21 unità navali. 4 aerei. 17 elicotteri. E 3 sommergibili. Nonché mezzi dell’Aeronautica Militare. L’esercitazione ha avuto una connotazione aereo-navale-anfibia. Con la presenza di una forza da sbarco composta da circa 400 fucilieri. Appartenenti alla Brigata Marina San Marco. Tra i principali obiettivi della Mare Aperto 2021 rientrava la certificazione della Terza Divisione Navale. E della Brigata Marina San Marco. Rispettivamente come Commander Amphibious Task Force. E Commander Landing Force per la NATO Response Force-NRF 2022.

Contributo

Studenti e ricercatori hanno contribuito come Political Adviser (POLAD). Legal Adviser (LEGAD). Il team POLAD ha collaborato a creare una cornice di legittimazione politica alle decisioni prese dai comandanti in mare. Tramite la produzione di documenti. E cioè “policy briefs”. Note diplomatiche. E memorandum d’intesa. Inoltre le allieve della Scuola Sant’Anna hanno accreditato a livello internazionale una nazione dipinta dall’esercitazione come Stato canaglia. L’obiettivo è stato raggiunto. Promuovendo allo stesso tempo una politica di distensione nei confronti dello Stato ostile. E di apertura nei confronti della comunità internazionale. Così come il rafforzamento delle relazioni diplomatiche. Economiche. Commerciali. Con lo Stato neutrale.

Catena di comando

Il team LEGAD si è occupato di fornire un’adeguata cornice giuridica alle azioni dei comandanti in mare. Fulcro del lavoro di legal advice è stato il gioco delle ROE (rules of engagement). Ossia le regole d’ingaggio che il team LEGAD ha contribuito a redigere. Integrare. E delegare ai vari livelli della catena di comando. Agendo a livello strategico. Il team della Scuola Superiore Sant’Anna ha vestito anche i panni di consigliere legislativo. Con la promozione di normativa rilevante. Allo scopo di porre in una situazione di vantaggio lo Stato rappresentato. Ciò è avvenuto in particolare tramite l’istituzione di una “zona economica esclusiva“. E la dichiarazione di uno stato d’emergenza. Infine, si è svolto un ruolo di consulenza. Volta alla soluzione di problemi pratici. Come impedire l’abbordaggio di un vascello mercantile.

Confronto

La partecipazione all’esercitazione “Mare Aperto” ha permesso un proficuo confronto con lo staff della Marina Militare. E in particolare del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV). Potendone apprezzare le procedure decisionali. E le capacità operative. A fronte di situazioni di grande complessità. “Siamo stati inseriti in un team. Civile e militare della Marina Militare. Impegnato ogni giorno a ciclo continuo- raccontano le allieve e gli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna-. Partecipare alla direzione dell’esercitazione è stata un’occasione straordinaria. Per mettere in pratica le conoscenze di diritto e relazioni internazionali. Apprese alla Scuola Superiore Sant’Anna. E per praticare in maniera attiva la multidisciplinarietà che contraddistingue i suoi percorsi formativi. Partecipare all’esercitazione ‘Mare Aperto’ ci ha insegnato a lavorare in maniera più efficace sotto stress. Ad essere estremamente reattivi. A pensare in modo creativo. E ad essere concisi ed efficaci”.

Giacomo Galeazzi: