Sos malessere nel monitoraggio annuale di Telefono Amico Italia. Boom di richieste di supporto ricevute nel 2023. La maggior parte delle persone chiede aiuto telefonando (oltre 100mila), ma aumentano i contatti via Whatsapp (+14%) e via e-mail (+10%), soprattutto tra i giovani. I problemi più frequenti sono quelli legati all’area del sé, seguiti da quelli connessi alle relazioni e alla sessualità. Per sottolineare l’importanza del prendersi cura di sé stessi anche attraverso la creatività, l’organizzazione di volontariato lancia la social challenge #curArti, La Sad: “La musica a noi ha salvato la vita”. Sono quasi 115mila le richieste d’aiuto ricevute da Telefono Amico Italia nel 2023, oltre 300 al giorno. In crescita soprattutto il servizio di ascolto via Whatsapp (+14% rispetto al 2022) e quello via e-mail (+10%), sebbene il servizio di ascolto telefonico resti il più usato con oltre 100mila chiamate nell’ultimo anno. Numeri che testimoniano un continuo aumento del malessere psicologico. Ma anche una maggiore propensione a riconoscerlo e a chiedere velocemente aiuto.
Allarme malessere
“Se il dolore mentale è schiacciante, è indispensabile chiedere subito aiuto a un professionista. Ma riconoscere rapidamente una situazione di malessere consente di mettere in atto strategie di ‘autodifesa‘. Per evitare che la situazione degeneri”, spiega la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra commentando i dati annuali diffusi dall’organizzazione di volontariato. “In questi momenti – aggiunge – per gestire il carico quotidiano di difficoltà e inquietudini, può essere molto di aiuto dedicarsi a un’attività che ci appassiona o ci rilassa”. Proprio per aiutare le persone a trovare dei metodi creativi per prevenire situazioni di malessere, in occasione della Giornata mondiale della creatività, Telefono Amico Italia ha lanciato la social challenge #curArti. Tutti gli utenti sono invitati a pubblicare sui canali social foto, video e contenuti sul proprio personale modo di prendersi cura di sé stessi. Attraverso la creatività, l’arte, la musica, il tempo libero. Accanto a Telefono Amico Italia, nel lanciare questa challenge c’è anche La Sad, in prima linea per dare voce, attraverso la musica e non solo, al disagio e alla fragilità. Il messaggio del gruppo musicale è di provare, attraverso le proprie passioni, a trasformare il dolore in occasione di crescita. “Grazie alla musica noi siamo riusciti ad esorcizzare la sofferenza e a superare un periodo molto buio della nostra vita. Sostenendo questa challenge vogliamo aiutare anche altre persone a trovare nel mondo della creatività un metodo per affrontare i momenti più difficili. E per prevenire situazioni di disagio e malessere”, spiegano Theø, Plant e Fiks, i tre membri della band.
Musica contro il malessere
“L’arte e la musica possono fare tanto. Sono linguaggi attraverso i quali spesso è più facile riconoscere e dare sfogo al proprio dolore, soprattutto per i più giovani – aggiunge Petra – Ne abbiamo avuto evidenza durante Sanremo, quando, proprio grazie a La Sad, abbiamo potuto portare su un palco così importante temi come il disagio mentale e il suicidio. La risposta è stata eccezionale, segno che le persone, i giovani soprattutto, hanno bisogno di confrontarsi e dare spazio a questi temi. Anche attraverso forme di linguaggio più ‘leggere’ come la musica e l’arte in generale”. Nel 2023, grazie a più di 600 volontari, il servizio telefonico di Telefono Amico Italia (raggiungibile allo 02 2327 2327) ha gestito oltre 100mila chiamate, WhatsAppAmico (numero 324 011 7252) 11.300 chat e il servizio email oltre 2.300 richieste d’aiuto ricevute attraverso la compilazione del form anonimo sul sito www.telefonoamico.it. Il servizio telefonico è stato utilizzato in maggioranza da uomini (54%) e persone tra i 56 e i 67 anni (26%), tra i 46 e i 55 anni (23%), tra i 36 e 45 anni (18%). Oltre la maggioranza (58%) ha chiamato per problemi legati all’area del sé. Mentre il 19% ha chiamato per problemi legati alle relazioni e il 9% alla sessualità.
Problemi più frequenti
Per quanto riguarda i servizi di WhatsApp e mail il profilo dell’utente cambia notevolmente. A scrivere sono soprattutto donne (Whatsapp 64%, mail 69%) e giovani. Chi si rivolge a Whatsapp ha tra i 26 e i 35 anni (22%), tra i 19 e i 25 (20,5%) e tra i 15 e i 18 (18%); chi scrive alla Mail@mica ha tra i 19 e i 25 anni (20%), tra i 26 e i 35 anni (19%), tra i 36 e i 45 (13%). In entrambi i servizi, i problemi più frequenti sono quelli legati all’area del sé (Whatsapp 61%, mail 64%). E quelli legati alle relazioni (Whatsapp 26,5%, mail 23%). La social challenge #curArti è l’ampliamento di un’iniziativa lanciata da Telefono Amico Italia lo scorso settembre, in occasione della Giornata per la prevenzione del suicidio. Quando in 20 piazze italiane i volontari hanno chiesto ai passanti di lasciare un biglietto in risposta alla domanda “In un momento difficile come ti prendi cura di te?”. “Le risposte sono state molto interessanti – racconta la presidente dell’organizzazione di volontariato – abbiamo scoperto che si utilizzano le attività più varie per ricaricarsi e affrontare i momenti difficili. Vogliamo, ora, coinvolgere ancora più persone con questa attivazione social. Che vuole essere anche un modo per suggerire possibili idee a chi ancora non ha trovato la sua personale attività ‘curativa’”.
Attività
La maggioranza (il 28%) dei partecipanti all’evento di piazza del settembre 2023 ha indicato il dialogo con gli altri come modo principale per affrontare i momenti difficili. Che siano amici, familiari, partner o professionisti. Il 24% delle persone, cerca in sé stesso la forza per superare le difficoltà attraverso momenti di riflessione e pensieri positivi. Al terzo posto, entrambi con il 15% delle risposte, troviamo la pratica sportiva e la ricerca del contatto con la natura o i propri animali. E il ricorso ad attività concrete, più o meno quotidiane. Come la cucina, la cura del corpo, un viaggio, il volontariato, gli hobbies, il lavoro. A seguire, con il 13% delle risposte, il mondo dell’arte, tra cui spiccano soprattutto la musica e la lettura, seguiti dal cinema, dalla pittura, dalla scrittura. Infine, il 5% delle persone fa affidamento sulla spiritualità. Ricorrendo alla preghiera o alla meditazione.