La fondazione Lega del Filo d’Oro è punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale. Oggi la onlus celebra l’anniversario della nascita della sua fondatrice Sabina Santilli (29 maggio). La donna che portò i sordociechi fuori dal buio. E’ stato organizzato un evento online. Per richiamare l’attenzione sulla faticosa sfida del Covid. Un’emergenza che le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno dovuto affrontare. Insieme alle loro famiglie. Lungo un complesso sentiero di 15 mesi.
La Lega del Filo d’Oro e il Covid
Un racconto collettivo. Attraverso storie e testimonianze. Per testimoniare l’impegno della fondazione per fronteggiare la crisi sanitaria. Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno rappresentato una delle categorie più vulnerabili. Rispetto alle ricadute psicologiche e sociali derivanti dalla pandemia in corso. Lo attesta un’indagine condotta dall’Inapp. L’Istituto nazionale per l’analisi delle Politiche Pubbliche. A cui la Lega del Filo d’Oro ha collaborato. 6 persone su 10 hanno dichiarato di aver provato un forte senso di isolamento. Di solitudine. E di abbandono. Una persona su 2 ha visto sospesi i propri programmi di riabilitazione. E la didattica a distanza è stata giudicata insufficiente da oltre 4 studenti disabili su 10.
Consapevolezza
Ma grazie all’avanzamento della campagna vaccinale. E al recente riconoscimento ufficiale della Lis e della Lis tattile (List). E al completamento del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale previsto entro la fine del 2021. Oggi la fondazione guarda con maggiore fiducia e speranza. Al futuro di chi non vede e non sente. Inoltre, per aumentare la consapevolezza e la conoscenza della sordocecità, la Lega del Filo d’Oro si fa promotrice in Italia di un’iniziativa. Si chiama “Yarn Bombing”. Una forma di street art che vivrà in un’esplosione di colori il 27 giugno. Per celebrare la Giornata Internazionale della Sordocecità. Sostiene Rossano Bartoli, presidente della onlus: “Nei suoi quasi 56 anni, la Lega del Filo d’Oro ha attraversato vari momenti di precarietà e di difficoltà. Ma questa volta la situazione è molto diversa. E ha ricadute davvero drammatiche. Tante persone che già prima vivevano in solitudine, oggi vivono ancora più isolate. Moltissime famiglie si trovano a gestire una quotidianità veramente complessa. I nostri cinque centri residenziali di Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese sono rimasti sempre attivi. Anche nel periodo di massima criticità”.
Esperienza
Puntualizza Bartoli: “L’esperienza di questi mesi ci ha fatto capire ancor di più l’indispensabile supporto dei nostri sostenitori. Ma anche la necessità di essere più presenti nelle istituzioni. Sia in quelle regionali che a livello nazionale. Per sostenere e far comprendere i bisogni delle persone con gravi disabilità. Continuiamo quindi con determinazione ad andare avanti. Per essere nelle condizioni di aiutare quante più persone possibile. Confidando sempre nella concreta vicinanza di tutti. E delle istituzioni interessate. La solidarietà concreta che ci è stata manifestata rappresenta uno stimolo. E infonde speranza