Strategie digitali per combattere la disoccupazione. Come cambia il lavoro

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Innovazione nel mondo del lavoro. Contro la disoccupazione la “ricetta” dell’industria “ict”. Ecco le nuove strategie per trovare lavoro attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il lavoro sta cambiando. E ha bisogno di figure più trasversali. Capaci di prendere in carico porzioni più grandi del lavoro digitale. Questa mutazione della realtà produttiva ha imposto a chi lavora nell’ambito dello sviluppo informatico di adeguarsi alle nuove competenze.

Il lavoro cambia

A richiedere l’adeguamento delle “digital skills” (competenze digitali) è il mercato del lavoro. Dalla capacità di scrivere email efficaci. Agli strumenti per costruire una strategia di digital marketing e di e-commerce. Fino all’organizzazione del proprio tempo con Google calendar. O all’utilizzo corretto delle chat aziendali. I programmatori del domani sono architetti del digitale. Pronti a muoversi agevolmente all’interno di un range sempre più vasto di competenze.

Capacità differenti

Le abilità che distinguono un programmatore da uno sviluppatore sono differenti. Ma spesso nemmeno gli stessi datori di lavoro del settore hanno ben chiara la differenza. L’industria “ict” sta cambiando. E non ricerca più solo figure monodisciplinari. In grado soltanto di prendere in carico piccole porzioni del lavoro digitale. Ma vengono richiesti professionisti “multitasking”. Pronti a partecipare a corsi di formazione, per esempio. Partendo dalle basi del digital marketing. Che aiuteranno anche a migliorare la capacità di interazione con il cliente stesso. E poi solleciti a utilizzare le chat aziendali per scambiarsi materiali. Suggerimenti. Opinioni. O seguire le pagine social e digital dell’azienda. Per rimanere sempre aggiornati sulle novità messe in gioco dal reparto marketing.

Lavoro da remoto

Per ottenere competenze e conoscenze necessarie, però, non basterà una buona formazione universitaria. Ecco perché Andrea Ciofani ha fondato la Academyque, business & technology school. Partner di Google e Hubspot. Per promuovere il primo Bootcamp. Rivolto a programmatori e sviluppatori software. All’interno di una academy. A cui affiancare percorsi formativi in digital marketing e copywriting. “Insegnamo le diverse skills che ogni programmatore dovrebbe avere- spiega Andrea Ciofani-. Occorre saper organizzare il proprio tempo”. Soprattutto con l’imposizione dello smart working in molti luoghi di lavoro, è importante che chiunque da remoto possa avere a portata di mano gli strumenti digitali più all’avanguardia. Per saper gestire il proprio tempo. E rispettare le scadenze. Anche se da casa e da solo.
Giacomo Galeazzi: