“Lavorare per essere autonomi”. Progetto-disabilità

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Foto di Sigmund su Unsplash

Il lavoro come strumento per acquisire autonomia. Tre aree produttive (sartoria, stamperia, bar bistrot) che formano insegnando un mestiere. E danno lavoro a Napoli a giovani con disabilità, madri single, neet, giovani in drop out. E’ stato presentato ieri il progetto “Hub Sole” (Sviluppo Occupazione Lavoro Emancipazione). Un’ iniziativa solidale realizzata dalla Cooperativa L’Orsa Maggiore nel Parco San Laise (ex Area Nato). Sono previsti percorsi di formazione e inclusione lavorativa. A favore di persone con fragilità. Attraverso la realizzazione di un’impresa sociale. “Siamo partiti dall’esperienza maturata dal 2010 con l’attivazione di Casa G.L.O.: servizio diurno in un bene confiscato alle mafie”, spiega Angelica Viola. Referente per lo sviluppo della cooperativa che ha avviato il progetto. Aggiunge Viola: “Abbiamo guardato lontano e lavorato sodo. Riuscendo così a realizzare ‘Hub Sole’. Un grande laboratorio con settori produttivi. Che coniuga inclusione sociale e lavorativa. A favore di giovani vulnerabili“.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Lavoro e autonomia

Tre le aree produttive di intervento. E cioè service & production, conferenze & meeting, food & coffee. Factory è, dunque, un’area produttiva. In cui una stamperia e una sartoria sociale lavorano in collaborazione. Un gruppo di giovani neet è impegnato in attività di grafica e tecniche di stampa. Personalizzando gli oggetti da realizzare. Inoltre un gruppo di donne è espressione della sartoria sociale. Sono decise a impegnarsi in un percorso di emancipazione personale. “Il lavoro è il presupposto indispensabile per essere autonomi. Indipendenti. E capaci di costruirsi il proprio futuro – sottolinea Francesca D’Onofrio, presidente della cooperativa -. Per questo motivo ‘L’Orsa Maggiore ha deciso di creare un luogo che profuma di opportunità. Dove formazione e lavoro vanno a braccetto. E dove ci si forma lavorando e si lavora formandosi”. L’Orsa Maggiore Bar Bistrot & Factory è un polo di inserimento lavorativo per persone con fragilità. In cui si stimolano l’acquisizione di competenze. In un contesto nel quale la persona è al centro, i ritmi e i tempi sono adeguati alle persone. E si lavora sulla qualità. Sia del prodotto che del processo produttivo. Il bar bistrot nasce dall’esperienza di formazione nel campo del ricevimento dei giovani con fragilità.

Lavoro sociale

In ogni parte d’Italia si progetta iniziative pet l’inclusione. Al via, dopo la pubblicazione dell’avviso della Regione Puglia del progetto Costa, la presentazione delle iniziative per il turismo accessibile. L’obiettivo è qualificare e potenziare il sistema dell’accessibilità turistica della Puglia per fare in modo che l’esperienza di viaggio garantisca il “diritto alla felicità” per tutti. Con una disponibilità complessiva di 1,3 milioni di euro, il dipartimento Welfare della Regione Puglia e Pugliapromozione avviano il percorso finalizzato alla selezione di progetti che disegnino, lungo tutta la regione, comunità accessibili. E un nuovo modo di fare le vacanze in Puglia, senza barriere. A partire dal mare, per arrivare ai borghi e alle aree dell’entroterra. “L’avviso con cui verranno finanziati attraverso risorse del ministero della Disabilità progetti sperimentali finalizzati alla creazione di comunità accessibili – ha dichiarato l’assessora al Welfare, Rosa Barone – punta a rendere la nostra amata Puglia sempre più inclusiva“. “Il progetto – ha commentato l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane – è il frutto di un importante lavoro di squadra interassessorile, tra welfare e turismo, che punta a sostenere progettualità rivolte all’inclusione e al turismo accessibile“.

Foto di Miguel Á. Padriñán da Pixabay

Possibilità

Nel 2024 la Regione Piemonte mette a disposizione 4,2 milioni di euro per sostenere 809 posti di lavoro negli enti pubblici locali mirati al reinserimento di disoccupati, disabili e persone sottoposte alla restrizione della libertà personale. Ad annunciarlo è Gian Luca Gavazza dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. “Questo progetto – afferma Gavazza – è un ottimo esempio di come la Regione dia la possibilità a chi ha davvero voglia di reinserirsi nel mondo del lavoro di ottenere un impiego nel settore pubblico. La novità di quest’anno è la presenza di 35 cantieri dedicati a persone con disabilità, che assegneranno 75 posti a fronte di un contributo regionale pari a 1 milioni e 300.633 euro. I progetti totali saranno 189, e assegneranno 809 posti di lavoro anche a disoccupati e detenuti”. Le attività dei cantieri lavoro spaziano dal rimboschimento alla cura del verde pubblico. Dal ripristino di arredi urbani e strade al riordino di archivi comunali. Possono prevedere anche momenti di formazione. Non instaurano un vero e proprio rapporto di lavoro, ma offrono un’integrazione al reddito. Un’occasione di socializzazione e di apprendimento per il lavoratore. La possibilità di fare un servizio alla comunità per l’ente pubblico. Le risorse della Regione copriranno il 60% dell’indennità per i disoccupati, il 100% per le persone in regime di restrizione della libertà personale, il 100% più le spese per pasti, trasporti e formazione nel caso dei disabili.

 

 

Giacomo Galeazzi: