Battaglia contro il Covid
Geometra per professione. Vignettista per passione. Amministratore pubblico per vocazione. Stefano Simonicini è stato illustratore umoristico per numerose testate (La Gazzetta di Ancona, Focus, Corriere Adriatico, 5 Torri). E per riviste e pubblicazioni editoriali. Ha partecipato ai più importanti concorsi umoristici italian. E a mostre collettive di pittura. Ha ideato campagne pubblicitarie per vari enti e aziende. Ha aderito giovanissimo all’Agesci, diventando responsabile del gruppo Osimo 2. E’ tra i fondatori e successivamente anche presidente del circolo culturale Juter club. Ha partecipato da subito alla lista civica “Su la Testa” promossa da Dino Latini, attuale presidente del Consiglio regionale delle Marche. Nel 1995 è entrato in consiglio comunale di Osimo. Quattro anni dopo ne è diventato l’assessore alla Cultura e poi il vicesindaco. Dopo un anno in Consiglio provinciale è stato eletto nel 2009 sindaco di Osimo. Tra i suoi libri “Saluti da Osimo: memorie da un cassetto di una città che si appresta a cambiare”. Otto mesi fa si è ammalato di Covid. Un tunnel da cui non è ancora uscito.Come ha affrontato la prova del virus?
“È stata una prova molto dura per me e per quanti mi sono cari. Sono stato il secondo ricoverato in coma farmacologico in terapia intensiva, per oltre un mese, della mia provincia all’ospedale regionale di Ancona. Ed è chiaro che all’inizio non si sapevano bene i migliori metodi di cura. Poi le innumerevoli complicanze mi hanno portato ad una degenza di oltre otto mesi di cui sento tutto il peso sulle mie spalle. Tanto più che per il timore del Covid le visite dei parenti sono ridotte al lumicino”.Da un’esperienza così dura può uscirne rafforzato il senso religioso della vita?
“Sì. La preghiera nei momenti di massimo sconforto è di grande sostegno. Così come il ruolo, fondamentale, del cappellano dell’ospedale che mi ha aiutato molto”.