La voce degli ultimi

venerdì 13 Dicembre 2024
11.8 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdì 13 Dicembre 2024

“La gravidanza in quarantena è come giocare a nascondino con il virus”

Giulia Esposito racconta a Interris.it il suo "viaggio avventuroso" da imminente mamma in pandemia. Corso pre-parto on line, controlli ridotti al minimo per evitare il contagio e la prospettiva di un travaglio con mascherina e guanti. "Partorire durante l'emergenza sanitaria è un percorso ad ostacoli"

Pianti, paure e preghiere. “E’ una guerra di nervi: prendersi cura della propria salute mentale durante la gravidanza è impegnativo. Ancora più impegnativo in questo momento con il coronavirus in agguato dietro l’angolo“, afferma Giulia Esposito, 32 anni in attesa di una bimba che chiamerà Francesca,  raccontando a Interris.it il suo “viaggio avventuroso” da imminente mamma in pandemia. Corso pre-parto on line, controlli ridotti al minimo per evitare il contagio e la prospettiva di un travaglio con mascherina e guanti. “Partorire durante l’emergenza sanitaria è un percorso ad ostacoli“, sospira.

L’obbligo della calma

“Ci sono già le ansie per le visite e per i risultati delle analisi del sangue e delle ecografie e ora anche per la minaccia del contagio di coronavirus, infezione insidiosa e temibilissima- sottolinea Giulia-.Cerco di essere razionale ma quando penso al momento del parto mi prende lo sconforto e allontano subito il pensiero per non cadere in preda al panico e alla paura di essere contagiate in ospedale quando nascerà la mia piccola“. 

Costi proibitivi

“Nel frattempo le visite in ospedale le ho sospese e faccio tutto privatamente spendendo ingenti somme di denaro, molto più di quanto avevo previsto- spiega Giulia Esposito-. E’ un peso enorme  anche perché il mio compagno ha già fatto ricorso a tutti i risparmi di tanti anni di sacrifici per fronteggiare questa situazione e ora è in cassa integrazione– spiega Giulia Esposito-. Lo Stato limita gli aiuti ad alcune misure già previste per il 2020: il bonus mamma in attesa, il cosiddetto premio alla nascita, che ammonta a 800 euro e il bonus bebè, ma purtroppo non sono di grande sostegno. Avrei sperato in un contributo aggiuntivo viste le attuali difficoltà a cui siamo sottoposte noi donne in gravidanza e le spese ulteriori che ne conseguono“.

L’affidamento a Maria

“Recito ogni sera il Santo Rosario alla Madonna di Loreto come facevo quando pregavo la Maria di restare incinta: mi affido alla Madre di Dio, della quale sono devota“, precisa. Non ho potuto né potrò frequentare il corso di preparazione al parto perché sono stati sospesi e ciò mi dispiace molto– puntualizza mentre visualizza nei suoi pensieri la data tanto attesa e sognata da tutta la vita-.Ci tenevo per conoscere i luoghi, le persone e le modalità assistenziali che riguardano il prima, il durante e il subito dopo il parto e per confrontarmi con altre mamme in attesa”. E prosegue Giulia: “Credo, comunque, che l’ospedale in cui ho deciso di partorire organizzerà dei corsi on line, per poter ricevere una serie di informazioni (teorico-pratiche) sulla gestione del travaglio, del parto, dell’allattamento“. 

Fiducia nella ginecologa

“Ogni volta che esco per fare le analisi del sangue e gli accertamenti medici metto mascherina, guanti e una visiera di plastica per coprire anche gli occhi ed è davvero soffocante- riferisce Giulia Esposito-. Torno a casa molto stressata e mi lavo completamente dalla testa ai piedi sperando che sia andata bene anche stavolta. Per fortuna ho fiducia nella mia ginecologa che è persona seria e interiormente consapevole della sua missione e mi auguro e prego con tutto il mio cuore che questo mio viaggio avventuroso si concluda nel migliore dei modi”. 

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario