Boom di eventi climatici estremi in Italia. Si tratta del valore più alto mai registrato dopo l’anno record 2019. Dal 2008 si sono moltiplicati otto volte. E questa è la tipologia. +480% i tornado. +580% le piogge intense e le bombe d’acqua. +1.100% le grandinate. E +1.200% le raffiche di vento. Italia sempre più calda. Neppure la riduzione delle attività produttive in pandemia frena i cambiamenti climatici. Ecco le performance climatiche dell’Italia durante l’emergenza Covid. E cioè lo stallo delle risorse energetiche rinnovabili. Che non crescono da un decennio. E nel 2020 sono addirittura diminuite.
Record negativo dell’Italia
Il Covid, dunque, non arresta la crisi climatica. Rispetto al 1880 in Italia la temperatura media è aumentata di quasi 2,4 gradi. Molto più della media mondiale che è di circa +1°C. E nel solo 2020 sono stati censiti in Italia quasi 1.300 eventi meteorologici estremi connessi al cambiamento climatico. La fotografia dell’Italia del clima è contenuta nel Rapporto “10 trend chiave sul clima2020. Cosa è accaduto in Italia nell’anno della pandemia”. Realizzato da “Italy for climate“. Iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Che ha raccolto le adesioni di imprese impegnate sul tema del cambiamento climatico. Ne scaturisce una rappresentazione sintetica di alcune tendenze rilevanti in materia di clima e energia.
Eventi estremi
“Sono sempre più drammatici gli eventi generati dalla crisi climatica“, sottolinea Edo Ronchi. Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. E aggiunge: “In Italia la Sardegna sta bruciando. Milano e la Lombardia sono andate sott’ acqua. E hanno sperimentato grandinate eccezionali. L’Europa è stata colpita da quella che è stata definita l’alluvione del secolo. Incendi e alluvioni si succedono con frequenza e gravità in continuo peggioramento. In varie parti del mondo”.
Accelerazione
“L’attenzione dei cittadini e del media è fortemente cresciuta– osserva Ronchi-. Manca, invece, un’adeguata accelerazione delle misure. Concrete e impegnative. Di riduzione dei gas serra. Senza aumentare il nostro passo, saremo travolti dalla crisi climatica. Insieme all’Europa dobbiamo incalzare i ritardatari. A partire dalla Cina che sta rinviando misure incisive per il clima. Dimostrando che siamo in grado di realizzare rapidamente un’economia climaticamente neutrale. Con maggior benessere e più occupazione. E tassando adeguatamente le importazioni di prodotti ad alte emissioni. Provenienti da Paesi che non si impegnano per il clima“.
Combustibili
Nell’ultimo anno Calano tutti i consumi energetici. Ma la pandemia colpisce in modo particolare i combustibili per i trasporti (-16%) e il carbone (-27%). In particolare quello per la produzione di elettricità. Le rinnovabili non crescono da quasi un decennio. E nel 2020 il consumo di energia rinnovabile è nuovamente diminuito. Meno 400 mila tonnellate equivalenti di petrolio. I nuovi impianti per la generazione elettrica da rinnovabili sono fermi al palo. In un anno installati circa 1.000MW, ne servirebbero almeno 7.000. In Europa nel 2020 sono stati installati oltre 30.000 MW. Con Germania, Spagna e Francia in prima linea. Calano gli spostamenti privati (-20% rispetto al 2019). Cambiano un po’ le abitudini alla mobilità delle persone che vanno di più a piedi e in bicicletta. Triplica lo smartworking. Con la fine delle restrizioni e il periodo estivo, tornano subito a crescere consumi ed emissioni che raggiungono già livelli pre-crisi