Istruzione accessibile on line: a Milano il progetto dell’Università Popolare

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Istruzione per tutti. Lezioni accessibili on line all’Università Popolare degli Studi di MilanoAnche riconoscendo le esperienze formative in crediti universitari, l’Università Popolare degli Studi di Milano offre percorsi di studi flessibili ed intelligenti. Per professionisti e giovani studenti. L’Università Popolare degli Studi di Milano è un ateneo di diritto internazionale che opera telematicamente e in presenza. In cooperazione con alcune università internazionali, con una lunga e ricca storia nell’ambito dell’istruzione e della formazione continua. Fondata nel 1901 da Ettore Ferrari (scultore, politico e docente italiano) l’università ha svolto un ruolo fondamentale nell’aprire le porte dell’istruzione superiore a un pubblico più ampio. Contribuendo alla crescita culturale e sociale di Milano e dell’intero paese. Le università telematiche come l’Università Popolare degli Studi di Milano sono riconosciute legalmente e fanno parte dell’ordinamento italiano. Il loro riconoscimento si basa sulle direttive della Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei titoli di studio nella regione europea. Una storia di impegno per l’istruzione accessibile All’inizio del XX secolo, l’accesso all’istruzione superiore in Italia era limitato a pochi privilegiati.

Istruzione per tutti

L’Università Popolare di Milano si è distinta per il suo impegno nell’offrire opportunità educative a un numero crescente di persone. Indipendentemente dall’età o dallo status sociale. Tra gli illustri docenti che hanno contribuito a questa missione si annoverano Gabriele D’Annunzio, Giovanni Bovio, Benedetto Croce e molti altri. Durante il periodo del fascismo e la seconda guerra mondiale il regime fascista cercava di trasformare le istituzioni educative in centri di cultura fascista. Ma l’Università Popolare di Milano continuò a svolgere il suo ruolo nell’educazione. Negli anni ’60 e ’70, sotto la guida di Augusta Lagostena Bassi, conosciuta come Tina, l’istituzione conobbe una rinascita significativa. Collaborazioni e nuove iniziative contribuirono a rilanciare l’università. E a consolidare il suo ruolo nella formazione. Fino alla creazione della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (C.N.U.P.I). Una confederazione che riunì diverse università popolari italiane. Per rafforzare il loro riconoscimento ed importanza nel panorama dell’istruzione superiore.

Senza confini

Oggi l’Università Popolare degli Studi di Milano mantiene il suo impegno storico per l’educazione accessibile. E guarda al futuro con ambizioni internazionali attraverso l’uso della tecnologia. Grazie al suo riconoscimento come “Università Internazionale” e alle collaborazioni con istituzioni in tutto il mondo, l’università offre una formazione di qualità senza confini geografici. La metodologia di apprendimento telematica L’Università Popolare degli Studi di Milano offre anche una piattaforma telematica per la formazione online, denominata Ettore Ferrari. Fornisce accesso a contenuti di studio e risorse didattiche. Contribuendo alla formazione online. Gli studenti possono accedere ai corsi da seguire. Interagendo con i docenti e partecipare a esami e verifiche online. Questa metodologia offre flessibilità e accessibilità. Consente agli studenti di gestire il loro tempo in modo efficace. “Leggendo recensioni e opinioni pubblicate in rete dagli stessi studenti. riscontriamo un’altissima gradibilità della piattaforma“, spiegano all’ateneo milanese.

Studio “smart”

Le università telematiche attraggono studenti di diverse età e background. In particolare coloro che desiderano perseguire un’educazione superiore mentre continuano a lavorare o ad adempiere ad altri impegni. Quindi questi studenti spesso dimostrano una maggiore motivazione e determinazione nel raggiungere i loro obiettivi accademici. Preferendo un ambiente di studio ”smart” e flessibile, come quello offerto dall’Università Popolare degli Studi di Milano. Approfondimento sul riconoscimento delle esperienze formative in crediti universitari Con la recente riforma introdotta dal decreto legge numero 36 del 30 aprile 2022, il panorama dell’istruzione universitaria in Italia ha subito significative trasformazioni. Aprendo nuove opportunità per gli studenti universitari. Questa riforma ha consentito agli studenti di acquisire 60 CFU (crediti formativi) in parallelo al loro corso di laurea. Rappresentando così un importante cambiamento rispetto alle regole precedenti.

Riforma

Prima di questa riforma, il riconoscimento dei crediti formativi accademici in Italia era vincolato a criteri di flessibilità e conformità al percorso accademico scelto. Ciò limitava le possibilità di riconoscimento dei crediti per esperienze formative al di fuori dell’ambito universitario. In linea con altri approfondimenti di carattere tecnico e giuridico, l’Università Popolare degli Studi di Milano, per tramite del rettore Giovanni Neri, aveva commentato le novità introdotte. Ricordando che “a seguito della riforma del 2022, la nostra università si è allineata, in linea di massima, ai criteri del Miur (ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per quanto riguarda il riconoscimento dell’esperienza professionale maturata. A condizione che sia in armonia con il ciclo di studi scelto“. L’atto autorizzatorio del MIUR del 313/11 conferisce all’Università Popolare degli Studi di Milano la “facoltà di agire a propria discrezione nell’attribuzione di CFU secondo propri criteri e volontà“. Dunque l’ateneo continua a riconoscere un massimo di 12 crediti formativi universitari su 60 maturati per anno accademico. Il riconoscimento dei crediti acquisiti nel corso di un ciclo di studi universitario può concretizzarsi in tempi contenuti. Purché lo studente soddisfi i requisiti necessari e sia in armonia con le università partner.

Percorsi accademici

“Abbiamo avuto casi di alcuni studenti che hanno conseguito con noi il titolo di laurea anche in meno di un anno – ricorda Giovanni Neri -. Previo il riconoscimento dei percorsi accademici e dei crediti professionali precedentemente conseguiti. Tuttavia, non sempre per gli altri studenti è stato possibile raggiungere questi risultati in termini di tempistica. Soprattutto se si è sprovvisti delle prescritte professionalità e precedenti formazioni accademiche svolte”. All’interno dell’ateneo, gli organi competenti si occupano della valutazione dei percorsi formativi di natura universitaria ed accademica, con riferimento agli esami sostenuti durante il percorso di laurea, ai master il cui accesso è consentito anche ai diplomati e ad altre esperienze formative, anche se ottenute presso altre università. In una recente intervista l’Università Popolare degli Studi di Milano ha confermato i processi flessibili di riconoscimento dei CFU, garantendo un percorso educativo che si adatta alle esigenze degli studenti. Questa flessibilità rappresenta un’opportunità preziosa per gli studenti universitari di valorizzare il proprio percorso formativo attraverso l’integrazione di esperienze professionali e di vita nel contesto accademico.
Giacomo Galeazzi: