La scienza smentisce i no vax. L’Istituto superiore di sanità demolisce le menzogne anti-vaccino
Dal "Gruppo Vaccini" dell'Iss le risposte scientifiche alle principali "web-bufale" che danneggiano la campagna di immunizzazione di massa contro il Covid
L’Istituto superiore di sanità (Iss) demolisce scientificamente le fake news “no vax”. A partire dalla menzogna che “più vacciniamo, più escono nuove varianti”. In realtà, spiegano gli scienziati dell’Iss, “le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni”. I vaccini, riducendo la circolazione, limitano quindi la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento inoltre, compresa la “Delta’, sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre. Quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi paesi. E’ falso, inoltre, che “d’estate il virus scompare, dunque è inutile vaccinarsi o mettere le mascherine”. La trasmissione del virus è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi. Ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione. Ed è quindi necessario adottare le misure anti-contagio.
Vademecum dell’Istituto
Da “i vaccini causano il contagio” a “d’estate non serve vaccinarsi”. Sono molte le fake news che circolano sui vaccini anti-Covid. In questo vademecum, a cura del Gruppo Vaccini dell’Iss, ci sono le risposte alle principali “bufale” che si trovano in rete. inclusa le madre di tutte le fandonie no-vax. E cioè “non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine. I vaccini sono stati prodotti troppo velocemente. E leuniche informazioni vengono dalle aziende”. La verità scientifica, invece, è che il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini. Già approvati in precedenza. I risultati sono l’esito di un lungo iter. Gli studi autorizzativi sono stati effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età. E vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali. Di possibili eventi avversi temporalmente correlati con la vaccinazione. E si procede a un’indagine approfondita. Se viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, gli eventi avversi vengono aggiunti all’elenco delle reazioni elencate nelle schede informative dei vaccini. Si tratta, insomma, della consueta farmacovigilanza post marketing.
Raffica di fandonie
Dilaga in rete un’altra fake news contro la campagna di immunizzazione di massa. “I vaccini anti Covid sono sperimentali”. Totale menzogna, chiarisce l’Iss. I vaccini autorizzati contro il Sars-Cov-2, infatti, hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione. Necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio. Senza saltarne alcuno. Al momento della loro autorizzazione da parte dell’Agenzia Europea per il farmaco erano state percorse tutte le stesse tappe dell’iter di sperimentazione. Previste per gli altri vaccini in commercio. Sono quattro i vaccini attualmente usati nella campagna vaccinale in Italia. E cioè Comirnaty di Pfizer-BioNtech. Vaxzevria di Astrazeneca. Spikevax Moderna. Vaccino anti COVID-19 Janssen. Questi 4 vaccini non sono sperimentali. Sono stati regolarmente immessi in commercio. Dopo aver completato l’iter che ha testato la loro qualità. Sicurezza. Ed efficacia.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro
La realtà scientifica
“I vaccini provocano l’infezione” I vaccini attualmente in uso in Italia usano la tecnologia a mRNA(Pfizer-Biontech e Moderna) e quella a vettore virale (Astrazeneca e Janssen). In entrambi i casi si introducono nell’organismo le’istruzioni’ per produrre frammenti della proteina che il virus usa per’agganciare’ la cellula. Quindi non viene utilizzato il SArs-CoV-2 vivo e infettante. Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. “I vaccinati sono contagiosi” Questo è possibile perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti ‘fallimenti vaccinali’. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto nella popolazione minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno dimostrato che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati. “Vengono nascosti effetti collaterali e decessi post vaccino” II dati della farmaco-vigilanza sono pubblici. In Italia l’Agenzia Italiana per il farmaco (Aifa) pubblicaperiodicamente il resoconto le segnalazioni di sospettieventi avversi (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19), e lo stesso fa l’autorità europea Ema.
Da un lato la scienza, dall’altro i no vax
“Il vaccino causa infertilità e aborti”. In realtà non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in gravidanza, le prime osservazioni, soprattutto dei dati Usa dove sono migliaia le donne immunizzate durante la gestazione, non hanno rilevato un aumento di rischio di effetti avversi per madri e neonati. Altra colossale menzogna: “Il vaccino modifica il nostro DNA” La verità è che i vaccini anti Covid-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il DNA. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-Cov-2. Altra fake news: “il vaccino causa trombosi e miocarditi”. In realtà tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le Agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi. Come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali.
Lo scopo della vaccinazione
Tra le “bufale” no vax: “i produttori di vaccini e i medici fanno firmare il consenso per evitare responsabilità”. In realtà la vaccinazione è un atto medico. Perciò prevede la firma di un consenso informato. Per essere sicuri che il vaccinando comprenda i benefici e rischi connessi. Ultima “fake news” smentita dall’Istituto superiore di sanità: “Dai 19/20 anni in giù per i soggetti sani è impossibile morire per Covid. E pure manifestare sintomi gravi“. La verità scientifica è ben diversa. Anche se nelle fasce più giovani il rischio di sviluppare un’infezione sintomatica è minore rispetto agli adulti, è comunque presente. Dall’inizio della pandemia al 17 luglio ad esempio ci sono stati 28 decessi per Covid nella fascia di età 0-20 anni. In ogni caso lo scopo della vaccinazione anche nelle fasce di età più giovani è anche quello di limitare a livello di popolazione la circolazione del virus. E permettere quindi di uscire dalla pandemia. Oltreché di proteggere i soggetti più fragili.
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